Recuperato il quinto corpo dello yacht affondato a Palermo. È Mike Lynch, manca solo la figlia

Mezzi impegnati nelle ricerche dello yacht affondato

AGI - È in una fase di svolta l'inchiesta della procura di Termini Imerese (Palermo) sul naufragio del mega-yacht Bayesian, a mezzo miglio dalla costa di Porticello, in territorio di Santa Flavia (Palermo): gli inquirenti stanno valutando se attendere l'eventuale recupero del corpo della sesta dispersa, Hannah Lynch, prima di procedere alla nomina dei consulenti - medici legali e anatomo-patologi - che dovranno eseguire le autopsie. Se però il recupero dovesse essere più complesso o difficile di quanto finora avvenuto per gli altri cinque corpi o se i resti della diciottenne figlia del tycoon inglese Mike Lynch, anche lui perito nel naufragio, non si dovessero trovare nel relitto del Bayesian, gli avvisi per le prime autopsie potrebbero essere fatti anche nelle prossime ore o al più domattina, in modo da fissare gli esami dei cadaveri entro la fine della settimana o nei primissimi giorni della prossima.

Le autopsie sono "atti irripetibili" e dunque tutte le persone potenzialmente interessate alle indagini, sia come presunti responsabili di reati sia come familiari delle vittime, vanno avvisate e messe in condizione di assistere, personalmente o attraverso propri legali e consulenti esperti, all'esecuzione, prevista nell'istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo. Le indagini della Guardia costiera di Palermo, coordinate dal procuratore termitano Ambrogio Cartosio e dal sostituto Raffaele Cammarano, vanno comunque avanti.

È quello di Mike Lynch il corpo del quinto diperso recuperato dai vigili del fuoco all'interno del relitto Bayesian a 50 metri di profondita', a mezzo miglio da Porticello. Manca all'appello solo la figlia 18enne Hannah del magnate britannico dell'informatica.

La cronaca del 21 agosto

Quattro cadaveri recuperati e portati a terra; un quinto individuato nel relitto. Nel primo pomeriggio arriva la svolta a circa 50 metri di profondità, dove una tempesta, all'alba di lunedì, ha scaraventato un super yacht battente bandiera britannica. Le squadre speleo-sub dei vigili del fuoco hanno setacciato l'area cabine del Bayesian e hanno trovato prima due corpi, poco dopo altri due. In serata, secondo fonti, è stato individuato un quinto corpo. E sarebbero state identificate le quattro salme recuperate: si tratterebbe del presidente della Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, e sua moglie, Judy ; l'avvocato Chris Morvillo , dello studio legale Clifford Chance, insieme alla moglie Neda . Mancherebbero all'appello, dunque, il magnate britannico dell'informatica Mike Lynch , che aveva voluto questa festa galleggiante per la sua assoluzione, e la figlia 18enne Hannah . Poche ore dopo il naufragio era stato trovato, all'esterno del relitto, lo chef canadese-antiguano Recaldo Thomas.

Un'operazione estremamente delicata questa condotta dai sommozzatori dei vigili del fuoco, con il coordinamento della Guardia costiera. Alla profondità impegnativa che rende necessario ridurre i tempi di immersione di ciascun team composto da due unità, si aggiunge la ristrettezza degli ambienti da esplorare e la presenza di numerosi oggetti che ostacolano la penetrazione. È una "piccola Concordia" hanno detto i 4 di loro che parteciparono ai soccorsi alla nave della Costa naufragata il 12 gennaio 2012 davanti all'Isola del Giglio. Un dispositivo composto da 27 sommozzatori, 11 gli speleo, 8 sono quelli abilitati Dno (decompressione in nitrox) che utilizzano miscele in fase di decompressione che consentono una permanenza maggiore in immersione alla profondita' di 50 metri. Mentre un "robot" della Guardia costiera è capace di operare sul fondale marino fino a 300 metri, con un'autonomia tra le 6 e le 7 ore, registrando video e immagini dettagliate, elementi utili per ricostruire la dinamica dell'incidente ai fini dell'inchiesta

È entrata in una fase delicata anche l'attività della procura di Termini Imerese. L'ufficio diretto da Ambrogio Cartosio sta ascoltando i superstiti del naufragio. Per un paio d'ore è stato sentito il comandante, James Cutfield , 51 anni, della Nuova Zelanda, per ricostruire cosa è successo sia prima sia durante la tempesta che nelle prime ore del mattino ha colpito la rada. Solo il super yacht battente bandiera britannica è affondato nel giro di pochi minuti, mentre altre imbarcazioni - anche più piccole - hanno resistito. I pm si sono avvalsi di un interprete e hanno chiesto anche conto del comportamento dell'equipaggio, composto da 10 persone, 9 delle quali sopravvissute.

Il pm Raffaele Cammarano ha poi ascoltanto altri superstiti. Testimonianze importanti che permetteranno a chi indaga di valutare il peso in questa vicenda dell'eccezionalità di un evento atmosferico avverso e del tutto imprevedibile, oppure dell'errore umano che prende piede, che potrebbe consistere anche nel non aver previsto o non avere saputo fronteggiare una situazione che, per quanto sicuramente complicata, non ha procurato alcun danno alla goletta che era ormeggiato a poca distanza dal Bayesian, il Sir Robert Baden Powell, da cui anzi sono partiti i primissimi soccorsi per i naufraghi. Tra i nodi quello di un portellone che potrebbe essere stato lasciato aperto, o della deriva mobile del natante trovata dai sub sollevata che avrebbe potuto provocare l'affondamento in pochissimi minuti, "da tre a cinque, dal momento in cui la barca è stata sollevata dalle onde del mare fino a quando è affondata", secondo le parole di alcuni superstiti raccolte dai soccorritori. Possibile errori umani che potrebbero essere stati fatali.

L'aria è che ancora più mesta nel resort Domina Zagarella di Santa Flavia dove i superstiti sono ospitati, trasformato in una sorta di quartier generale per chi indaga, sempre più blindato, protetto anche dall'unità di gestione crisi attivata dalla ditta armatrice che fa riferimento a una società legata a Angela Bacares, moglie di Lynch, il Bill Gates britannico.

❌ #Porticello #Palermo , si sono concluse nella tarda sera di ieri e alle prime luci del giorno sono riprese le operazioni in mare: proseguono le ricerche dei 6 dispersi da parte dei #sommozzatori speleo dei #vigilidelfuoco [ #21agosto 9:30] pic.twitter.com/mJhEJQQF2d — Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) August 21, 2024

la prua dello yacht

La prua di una nave: tutto quello che devi sapere

L’estremità anteriore della nave, o di un’imbarcazione in genere (detta anche prora), è una parte fondamentale dello scafo. Solitamente, la prua si differenzia per forma rispetto all’estremità posteriore, cioè dalla poppa. Questa differenza è necessaria per garantire una migliore navigabilità e stabilità durante il viaggio in mare.

La prua di una nave ha una forma affusolata, che consente di ridurre l’attrito dell’acqua e migliorare l’idrodinamica. Inoltre, può essere dotata di una carena, una struttura appuntita che si estende sotto la linea di galleggiamento, per migliorare la tenuta di mare e la stabilità della nave.

La prua svolge diverse funzioni importanti durante la navigazione. Innanzitutto, è responsabile per l’attraversamento delle onde, tagliando l’acqua e riducendo gli effetti dello sbattimento e dell’impatto. Inoltre, la prua aiuta a mantenere la direzione della nave, assicurando una migliore manovrabilità.

  • Parte dello scafo che si immerge: soluzioni efficaci
  • Una vela da vento in poppa - Come sfruttarla al meglio
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  • Solcare con la prua - Tecniche e segreti per una navigazione…
  • Che cosè la chiglia: una guida completa
  • Come si dice guidare una barca: vocabolario e terminologia…

Oltre alle navi, la prua può essere presente anche nello scafo di altri mezzi di trasporto, come gli idrovolanti, i dirigibili e altri aeromobili di forma affusolata. In questi casi, la prua ha una funzione simile a quella delle navi, garantendo una migliore aerodinamica e stabilità durante il volo.

Qual è la prua e qual è la poppa?La prua è la parte anteriore di una nave e la poppa è la parte posteriore.

La prua di una nave è la parte anteriore dello scafo, quella che si trova di fronte e apre il mare durante il movimento in avanti. È spesso affusolata e tagliente per ridurre la resistenza all’acqua e migliorare la navigabilità. La prua è anche dotata di una serie di appendici, come l’ancora o il bulbo di prua, che servono a stabilizzare la nave e a migliorare ulteriormente le sue prestazioni.

La poppa, invece, è la parte posteriore della nave, quella che si trova dietro e apre il mare durante il movimento all’indietro o retrogrado. A differenza della prua, la poppa è solitamente più ampia e arrotondata per favorire la stabilità e il controllo della nave durante le manovre di ormeggio o di cambio di direzione. Nella poppa sono presenti anche altre appendici come il timone, che permette di controllare la direzione della nave, e le eliche, che generano la spinta necessaria per muovere la nave.

La parte maestra della nave è quella compresa tra la prua e la poppa. È una sezione dello scafo a forma di parallelepipedo che ospita i ponti, le cabine degli equipaggi, i locali tecnici e i sistemi di propulsione. È la parte centrale della nave e svolge un ruolo fondamentale per la stabilità e la navigabilità dell’imbarcazione. Nella parte maestra si trovano anche le sovrastrutture, come il ponte di comando e le cabine dei passeggeri, che permettono di ospitare l’equipaggio e i passeggeri durante la navigazione.

Chi sta a prua?

Chi sta a prua?

All’opposto della poppa, si trova la prua, la parte anteriore della barca. Qui si trovano il pulpito di prua, gli stralli, il bombresso e il rostro. Il pulpito di prua è una struttura di protezione che si estende oltre la prua della barca ed è utilizzato per proteggere l’imbarcazione durante le manovre di ormeggio. Gli stralli sono cavi o funi che collegano la prua alla parte superiore del albero principale e servono a sostenere l’albero stesso. Il bombresso è un supporto orizzontale che collega la prua all’albero e contribuisce a stabilizzare la barca. Infine, il rostro è una struttura appuntita che si trova all’estremità della prua e viene utilizzata per tagliare l’acqua durante la navigazione.

Inoltre, nella prua si collocano generalmente anche le attrezzature per la fonda e per l’ormeggio. La fonda è l’ancora che viene utilizzata per ancorare la barca al fondo del mare o del fiume. Solitamente, l’ancora è posizionata sulla prua e può essere alloggiata in un verricello, che è un dispositivo che permette di calare o tirare l’ancora utilizzando una manovella. Queste attrezzature sono fondamentali per assicurare la stabilità e la sicurezza della barca durante la sosta o l’ancoraggio.

In conclusione, la prua è la parte anteriore della barca e ospita diverse componenti e attrezzature importanti per la navigazione e la sicurezza. Gli elementi principali presenti nella prua sono il pulpito di prua, gli stralli, il bombresso e il rostro. Inoltre, nella prua si trovano anche le attrezzature per la fonda e per l’ormeggio, come le ancore e i verricelli. Tutti questi componenti e attrezzature contribuiscono a garantire la stabilità e la sicurezza della barca durante la navigazione.

Come si chiama la statua di prua della nave?

Come si chiama la statua di prua della nave?

Una polena è una decorazione lignea, spesso figura femminile o di animale, che si trovava sulla prua delle navi dal XVI al XIX secolo. La pratica fu introdotta inizialmente nei galeoni, ma anche navi più antiche avevano spesso alcune decorazioni nella prua. Le polene avevano principalmente una funzione decorativa e simbolica, ma potevano anche avere un significato pratico. Ad esempio, una polena raffigurante una figura femminile poteva rappresentare la dea della navigazione, mentre una polena raffigurante un animale poteva simboleggiare la forza e la protezione. Le polene erano spesso realizzate in legno intagliato e dipinto, e potevano essere molto elaborate e dettagliate. Alcune polene erano anche dotate di luci o campane, per segnalare la presenza della nave durante la notte o in caso di nebbia. Le polene erano considerate un segno di prestigio e venivano spesso realizzate da scultori famosi. Oggi, le polene sono diventate rare e possono essere ammirate solo su alcune navi storiche o in musei marittimi.

A cosa serve la prua a punta?

A cosa serve la prua a punta?

La prua a punta è una caratteristica comune nelle imbarcazioni, sia a vela che a motore, e svolge diverse funzioni importanti. Una delle funzioni principali della prua a punta è quella di tagliare l’acqua in modo efficiente durante la navigazione, riducendo la resistenza idrodinamica e migliorando le prestazioni della barca. La forma affusolata della prua aiuta a ridurre l’attrito con l’acqua, permettendo alla barca di muoversi più velocemente e in modo più fluido.

Inoltre, la prua a punta è progettata per affrontare meglio le onde e le condizioni del mare. La forma slanciata permette alla barca di affrontare le onde in modo più agevole, riducendo l’impatto e migliorando la stabilità. Questo è particolarmente importante durante la navigazione in mare aperto o in condizioni di mare mosso, dove una prua a punta può aiutare a mantenere una navigazione più sicura e confortevole.

La prua a punta può anche contribuire ad aumentare lo spazio disponibile a bordo. La forma slanciata della prua permette di utilizzare lo spazio in modo più efficiente, permettendo di avere cabine più grandi o di aggiungere altre aree utili come una zona relax o un solarium. Questo rende la barca più confortevole per l’equipaggio e gli ospiti a bordo.

In conclusione, la prua a punta svolge una serie di funzioni importanti nelle imbarcazioni. Oltre a migliorare le prestazioni e la stabilità, contribuisce anche ad aumentare lo spazio a bordo e ad affrontare meglio le condizioni del mare. La sua forma slanciata e affusolata permette di tagliare l’acqua in modo efficiente, garantendo una navigazione più sicura e confortevole.

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Termini marinareschi e parti della barca: il vocabolario del mare.

Parti della barca e termini marinareschi

I termini marinareschi, sentiti per la prima volta, possono spiazzare. Tutti insieme costituiscono un vocabolario davvero particolare e affascinante, inoltre sono importanti per garantire un buon livello di sicurezza. 

Le parti della barca che compongono il nostro mezzo nautico sono molte e hanno una nomenclatura specifica che ogni armatore dovrebbe conoscere prima di salpare, anche nel caso si rimanga vicino alla costa e si vogliano intraprendere piccole gite giornaliere in compagnia o in solitaria. Una buona conoscenza di tutte le parti della nave è fondamentale, nel seguito cercheremo di offrire una panoramica dei termini marinareschi legati alla barca più usati, che non si possono non conoscere.

Per approfondire invece il glossario della comunicazione a bordo leggi “Termini nautici utili da conoscere prima di salire a bordo”.

Perché esistono tutti questi termini marinareschi?

Il glossario nautico ha una tradizione millenaria come tutti sappiamo e nel corso del tempo si è evoluto per stare al passo con il progresso tecnologico. Alcuni termini marinareschi sono rimasti gli stessi, altri sono stati sostituiti con nomi e verbi più moderni (è il caso dei termini babordo e tribordo, ormai ampiamente in disuso).

Conoscere le parti della barca e la nomenclatura legata alle azioni che si possono compiere a bordo è importante anche per preservare questo prezioso patrimonio che ci è stato tramandato di generazione in generazione. Inoltre avere a disposizione termini marinareschi specifici e univoci permette all’equipaggio di non confondersi durante la comunicazione, che in mare e soprattutto nei momenti di potenziale pericolo deve essere efficace e rapida per portare nel più breve tempo possibile a una soluzione dei problemi. Infatti una buona comunicazione ha come risvolti positivi precisione e tempestività di azione, che in molti casi fanno la differenza tra la salvezza e il verificarsi di una tragedia.

Al giorno d’oggi la navigazione è molto più sicura grazie agli strumenti elettronici che abbiamo a disposizione ma possedere un buon vocabolario che includa la maggior parte dei termini marinareschi in uso è sempre consigliato.

Nel seguito ci soffermeremo in particolare sui termini marinareschi che riguardano le parti della barca a motore perché sono quelle maggiormente in uso tra gli armatori di oggi,  facendo una distinzione tra parti della barca e nomenclatura dei verbi o delle attività riguardanti la barca a motore.

Le parti della barca, i termini marinareschi indispensabili.

Uno dei primi termini che si incontrano quando si scopre il mondo della nautica è natante , ovvero una barca a motore di lunghezza inferiore ai 10 metri.

Lo scafo è la struttura portante della barca, può avere due forme, a V o tonda, e può essere costituito da diversi materiali. Quello originario è il legno ma nel settore della nautica da diporto moderna gli scafi sono fatti per lo più in vetroresina o alluminio.

parti di una barca, scafo, poppa , opera viva, carena.

La carena è la parte dello scafo che rimane sommersa quando la barca si trova in acqua ed è detta anche opera viva. Viceversa la parte che rimane al di sopra della linea di galleggiamento è detta opera morta .

Quando si parla di lunghezza fuori tutto si intende la lunghezza massima dello scafo, calcolata tra i punti estremi della sua struttura, non include eventuali appendici che possono essere attaccate allo scafo ma non siano parte integrante della sua struttura.

La chiglia è la parte centrale dello scafo, la spina dorsale che lo percorre tutto da prua a poppa e su cui tutto il peso della barca viene scaricato. Si trova nella parte bassa della carena ed è quella che maggiormente contribuisce alla stabilità e al mantenimento della rotta.

Il madiere , nella struttura dello scafo, è una delle travi trasversali più spesse e basse nelle quali si incastra la chiglia. Il paramezzale invece è la trave longitudinale posta sopra i madieri in corrispondenza della chiglia e serve per dare stabilità a tutta la struttura. Questi termini marinareschi sono più utili nel caso di scafi in legno ma è bene conoscerli perché fanno parte dell’abc del glossario nautico.

La fiancata (o fianco) della barca è la parte laterale esterna dello scafo, destro o sinistro. Murata invece è il nome con cui si indica il fianco interno di un’imbarcazione, riferendosi in modo particolare alla sua parte emersa.

Poppa e prua (o prora) della barca sono rispettivamente la sua parte posteriore e anteriore.

Dritta e sinistra invece sono i termini marinareschi che hanno sostituito i desueti babordo e tribordo, ovvero parte destra e sinistra della barca guardando la prua.

Il ponte è una struttura continua orizzontale che copre lo scafo completamente. In generale sulle navi di grandi dimensioni possono essere presenti molti ponti, il ponte superiore a ogni altro si chiama coperta. Tutto ciò che si trova sotto ad esso, ovvero l’ambiente interno di un’imbarcazione si dice sottocoperta (o abbasso).

Il pozzetto è tra le parti della barca a motore quella dedicata al movimento, zona che può essere sia operativa come area di pilotaggio e manovra, sia dedicata ai passeggeri, in cui sedersi e rilassarsi godendo della convivialità tra amici e famigliari. Quando dotato di ombrinali , fori che permettono il deflusso dell’acqua, si dice che è autosvuotante . Caratteristica molto importante in caso di pioggia forte e mare mosso.

La sentina è, all’interno dello scafo, la parte più bassa, quella zona utile a raccogliere tutti i liquidi reflui che possono accumularsi durante la navigazione, eventualmente prodotti dall’umidità interna e dalla condensa. Il controllo delle zone di sentina, che devono essere sempre pulite e asciutte, è fondamentale per assicurarsi che lo scafo sia in buone condizioni. Per questo sopra la chiglia sono presenti i fori di sentina , che consentono all’acqua raccolta di scorrere nella parte più bassa per essere poi pompata via.

Il mascone , di dritta o di sinistra, è la parte del fianco dello scafo compreso tra la metà e la prua.

Il timone è l’elemento dalla forma piatta fatto di vetroresina o metallo (originariamente di legno) che, posto sotto alla barca, fornisce la direzione durante la marcia. Viene controllato generalmente da un volante (o più di uno nelle barche di grosse dimensioni), mentre nelle imbarcazioni più piccole è gestito da una leva posta a poppa che permette lo sterzo.

I flap , anche detti “trim tabs”, ovvero variatori d’assetto, sono degli accessori che servono per dare stabilità allo scafo. Vengono applicati in coppia sullo specchio di poppa dell’imbarcazione per compensare grazie alla loro inclinazione i fenomeni di beccheggio e rollio , che si verificano quando la barca oscilla rispettivamente lungo il proprio asse trasversale e longitudinale.

La passerella è un asse mobile, talvolta provvisto di ruote, utile a far salire e scendere le persone quando la barca è ormeggiata e può essere dotata oppure no di battagliola.

Un accessorio spesso presente sulle barche è la biscaglina , una scaletta trasportabile formata da due cime di fibra vegetale collegate insieme da pioli di legno di forma cilindrica o piatta (tarozzi).

Su imbarcazioni da diporto e da pesca, il flybridge è un ponte sopraelevato posto sopra alla plancia di comando dotato di timoneria e talvolta area vivibile per i passeggeri.

Altre parti della barca e termini marinareschi da conoscere.

Bitta è il termine con il quale si indicano tutti gli elementi terrestri e marini utili per ormeggiare la barca e assicurarla attraverso le cime apposite. Può avere molte forme e dimensioni a seconda del tipo di imbarcazione.

La galloccia (o bitta a galloccia) è un oggetto di metallo attaccato alla barca che serve per assicurare un cavo o una cima. Tradizionalmente consiste di una placca avvitata sulla superficie della barca dalla quale partono una o più aste collegate a un’altra asta, parallela alla base, dotata di due lunghe estremità appuntite o svasate, le falchette , grazie alle quali la cima può essere annodata senza scappare via.

Cavi e cime: sono detti cavi tutti i tipi di corde o funi di vario materiale che possono trovarsi a bordo di una barca, in particolare quelle metalliche o in fibra vegetale più spesse. Si dicono invece cime quelle di diametro minore fatte di fibra vegetale. Tra queste, la cima ritorta è realizzata attorcigliando due o più fibre ritorte l’una con l’altra. Per la sua capacità di maggiore elasticità è utilizzata per lo più per l’ormeggio, l’ancoraggio e per sistemare i parabordi.

La sagola è invece una cima di piccole dimensioni, entro il mezzo centimetro, fatta di fibra sintetica. Viene usata per esempio per fissare uno scandaglio, una bandierina di segnalazione o altre attrezzature. A bordo corde o funi non sono termini marinareschi accettabili!

termini marinareschi la battagliola su una barca

La battagliola  è una ringhiera perimetrale, ha una struttura in acciaio inox rigida che protegge e circoscrive la coperta.

Il parabordo è un corpo elastico e gommato che viene posto sulle fiancate dell’imbarcazione come protezione dagli urti durante le manovre di ormeggio e disormeggio in banchina o dalle altre barche. Può essere gonfiabile o no e avere molte forme, sferica, cilindrica, eccetera.

Il bottazzo è un rinforzo paraurti che si applica sulla superficie dello scafo nella sua parte più sporgente e maggiormente sensibile agli urti durante le operazioni di manovra, può essere di legno, di plastica o di fibra tessile.

Il passauomo è un’apertura della coperta di grandi dimensioni dotata di copertura per la protezione dal mare e dalla pioggia, un grande osteriggio.

Barca Eolo, roll bar nero

Termini marinareschi relativi ad alcuni accessori della barca.

Quando si parla di bimini ci si riferisce a tutte quelle strutture tubolari metalliche che, montate nella zona del pozzetto e grazie all’aiuto del tendalino , riparano dai forti raggi solari. In primavera e estate spesso la calura a bordo può diventare insopportabile e queste strutture rappresentano degli alleati fondamentali per garantire la godibilità della giornata.

Il roll bar è una struttura pensata principalmente per ridurre l’ingombro nel pozzetto e consiste in un arco tubolare metallico o una fascia a corpo unico che consente di montare ciò che non si vuole tra i piedi, per esempio antenne, pannelli solari e luci di via.

Il tiemo è un telo artigianale utilizzato per coprire la barca, suddiviso in parti collegate insieme da cerniere. 

La boa di segnalazione è il galleggiante che viene usato per segnalare potenziali pericoli come secche e bassifondi. Può essere luminosa in presenza di nebbia e talvolta dotata di riflettore radar.

La luce di fonda è una luce bianca che viene posizionata sullo strallo di prua da barche all’ancora, per poter essere ben visibili.

Il grillo invece è un oggetto metallico a forma di U con due fori alle sue estremità attraverso i quali passa un perno avvitato. Viene usato per collegare oggetti tra di loro.

I termini marinareschi possono talvolta confondere un armatore alle prime armi, è il caso del termine golfare , che non è un verbo ma un qualsiasi anello metallico unito fortemente alla struttura dello scafo.

Oltre a chiarimenti sui termini marinareschi nel nostro shop nautico puoi trovare pezzi di ricambio e accessori per completare l’equipaggiamento della tua barca!

Per arricchire e tenere vivo il proprio glossario nautico non basta un articolo sui principali termini marinareschi, ma speriamo ugualmente di averti trasmesso qualche nozione utile per le tue prime uscite in barca. Ricorda sempre di prepararti a sufficienza e di testare spesso le tue conoscenze, la sicurezza in barca come su qualunque mezzo di trasporto, non è mai troppa.

Guarda anche:

  • Parti della nave: Esplorare l'anatomia di una nave

Conoscere le diverse parti di una nave è essenziale per gli appassionati di nautica, per i marinai e per chiunque sia interessato all'esplorazione marittima. Dalla prua alla poppa e ai vari componenti intermedi, questo articolo approfondirà l'anatomia di una nave, comprese le parti della barca e le sue caratteristiche interne. Intraprendiamo un viaggio alla scoperta dell'affascinante mondo delle parti di una nave.

L'importanza delle parti di una nave

Le navi sono imbarcazioni complesse con numerose parti che lavorano insieme per garantirne il buon funzionamento. Comprendere il ruolo e la funzione di ciascuna parte è fondamentale per la manutenzione e la navigazione di queste magnifiche imbarcazioni.

La prua di una nave: Guida il percorso

La prua di una nave è la parte rivolta in avanti, spesso caratterizzata da una forma appuntita. Taglia l'acqua, riducendo la resistenza aerodinamica e consentendo alla nave di avanzare in modo efficiente. La prua è progettata per resistere alle forze delle onde e garantire un viaggio sicuro e stabile.

Parti per imbarcazioni: Garantire un funzionamento regolare

Le imbarcazioni sono composte da varie parti che contribuiscono alla loro funzionalità e alle loro prestazioni. Alcune parti importanti sono:

  • Scafo: Lo scafo è il corpo principale dell'imbarcazione e fornisce galleggiabilità e stabilità. Funge da involucro a tenuta stagna, proteggendo i componenti interni dell'imbarcazione.
  • Ponte: Il ponte è la superficie superiore dell'imbarcazione e fornisce una piattaforma per i passeggeri e l'equipaggio. Può avere diverse sezioni, come il pozzetto, la cabina o le aree aperte del ponte.
  • Albero e sartiame: Questi componenti si trovano sulle barche a vela e forniscono il supporto per le vele, consentendo di sfruttare la potenza del vento.
  • Timone: Il timone è una parte mobile situata a poppa dell'imbarcazione. Controlla la direzione dell'imbarcazione reindirizzando il flusso dell'acqua.
  • Sistema di propulsione: Include il motore, l'elica e i componenti associati che forniscono all'imbarcazione il movimento in avanti o indietro.
  • Meccanismo di governo: Il meccanismo di governo consente all'operatore di controllare la direzione dell'imbarcazione. Può comprendere un timone, un volante o una barra, a seconda del tipo di imbarcazione.

Leggete i nostri articoli di alto livello su argomenti come la vela, i consigli per la navigazione e le destinazioni nella nostra  rivista.  

Leggete i nostri articoli sulla vela:

Parti di ricambio per barche: componenti essenziali per un viaggio di successo.

I ricambi per la nautica comprendono un'ampia gamma di componenti che contribuiscono al funzionamento sicuro ed efficiente di un'imbarcazione. Questi possono includere:

  • Sistemi di navigazione e comunicazione: Questi sistemi, come il GPS, il radar e le apparecchiature radio, aiutano i diportisti a navigare e a comunicare con gli altri in acqua.
  • Equipaggiamento di sicurezza: Le attrezzature di sicurezza essenziali, come giubbotti di salvataggio, estintori e segnali di soccorso, garantiscono il benessere dei passeggeri e dell'equipaggio in caso di emergenza.
  • Impianto elettrico: L'impianto elettrico fornisce energia a vari dispositivi e servizi di bordo, come luci, strumenti di navigazione e sistemi di intrattenimento.
  • Impianto idraulico: Le imbarcazioni dotate di servizi come lavandini, toilette e docce si affidano a un impianto idraulico per l'approvvigionamento idrico e la gestione dei rifiuti.
  • Attrezzature per l'ancoraggio e l'ormeggio: Ancore, cime e parabordi sono essenziali per fissare l'imbarcazione in posizione, sia all'ancora che all'ormeggio.

La poppa di una nave: Un elemento strutturale chiave

La poppa di una nave è la parte posteriore e svolge un ruolo fondamentale per la stabilità, la propulsione e il governo. Spesso ospita il timone, le eliche e altri sistemi di propulsione necessari per controllare il movimento della nave.

Godetevi la vostra crociera!

Godetevi la vostra crociera!

Leggete i nostri articoli sul noleggio di yacht e sulle destinazioni di navigazione:

Interni della barca: comfort e funzionalità.

Gli interni di un'imbarcazione sono progettati per offrire comfort, funzionalità e servizi ai passeggeri e all'equipaggio. Alcune caratteristiche comuni includono:

  • Cabina: La cabina è uno spazio chiuso all'interno di un'imbarcazione che può includere zone notte, aree salotto e vani portaoggetti.
  • Cucina: La cambusa è la cucina dell'imbarcazione, dotata di elettrodomestici per cucinare, di aree di stoccaggio e di preparazione.
  • Testa: la testa è il bagno di bordo, dotato di toilette, lavandino e talvolta doccia.
  • Posti a sedere e stivaggio: Le aree di seduta confortevoli e gli ampi vani portaoggetti sono fondamentali per un'esperienza di navigazione piacevole e organizzata.

Conoscere le diverse parti di una nave, compresi i componenti e gli interni, è fondamentale per apprezzare la complessità e la funzionalità di queste straordinarie imbarcazioni. Dalla prua alla poppa, dallo scafo agli interni dell'imbarcazione, ogni componente svolge un ruolo cruciale nel garantire un'esperienza nautica sicura, efficiente e piacevole. Che siate velisti, armatori o semplicemente affascinati dal mondo delle imbarcazioni, l'esplorazione dei componenti navali approfondirà la vostra conoscenza di queste magnifiche imbarcazioni.

Allora, cosa state aspettando? Date un'occhiata alla nostra gamma di barche a noleggio e partite per alcune delle nostre destinazioni di navigazione preferite.

Domande frequenti sulle parti della nave

Quali sono le parti essenziali delle imbarcazioni?

Le parti essenziali delle imbarcazioni comprendono lo scafo, la coperta, l'albero e il sartiame (per le barche a vela), il timone, il sistema di propulsione e il meccanismo di governo.

Quali sono le attrezzature e i sistemi di sicurezza per le imbarcazioni?

Le attrezzature e i sistemi di sicurezza per le imbarcazioni includono giubbotti di salvataggio, estintori, segnali di soccorso, sistemi di navigazione e di comunicazione (come GPS e radio) e attrezzature di ancoraggio e ormeggio adeguate.

Le parti della barca possono essere aggiornate o modificate?

  • Quiz lista base
  • E-book Carteggio entro 12 miglia PDF | Kindle
  • E-book Carteggio oltre 12 miglia MIMS PDF | Kindle
  • Formule utili per il carteggio
  • Carteggio oltre 12 miglia
  • Caratteristiche e parti del motore
  • Centro velico e centro di deriva
  • Dinamica e stabilità delle imbarcazioni
  • Funzionamento dell'elica
  • Luci di navigazione
  • Magnetismo terrestre e bussola
  • Bocca di lupo
  • Gassa d'amante
  • Gassa d'amante doppia
  • Nodo bandiera
  • Nodo inglese
  • Nodo parlato
  • Nodo savoia
  • Nodo semplice
  • Nodo scorsoio semplice
  • Nozioni di matematica e calcoli coi vettori
  • Nomenclatura delle parti delle imbarcazioni
  • Precedenze in mare
  • Segnalamenti ottici marittimi
  • Segnalamenti sonori
  • Ancore e ancoraggi
  • Andature di una barca a vela
  • Cappa e vele da burrasca
  • Dislocamento
  • Fil di ruota o andatura di poppa
  • Grippia e grippiale
  • Lasco e gran lasco
  • Miglio nautico
  • Poggiare (o puggiare)
  • Rollafiocco/Avvolgifiocco
  • Tonneggiare
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Che si tratti di piccole imbarcazioni o di grandi navi, la struttura interna e gli elementi principali sono sempre gli stessi .

Conoscere le parti dello scafo e la nomenclatura specifica di ogni parte dell'imbarcazione è essenziale per la preparazione di ogni persona che voglia andar per mare. In ambito nautico ogni elemento a bordo ha un nome specifico e questa particolarità era dettata dall'esigenza di poter dare ordini precisi all'equipaggio.

Quando il comandante vi ordinerà (o voi stessi ordinerete) di "incocciare la bugna nel corno di trozza" , è necessario che eseguiate senza indugio e senza dubbi.

Per la visualizzazione delle immagini, è consigliabile utilizzare un desktop o un tablet. Inoltre, per ogni elemento già trattato nel nostro glossario nautico troverete il relativo link.

Nomenclatura delle parti della struttura

Struttura dello scafo: baglio, falchetta, bracciolo, chiglia, controchiglia, paramezzale, controparamezzale, sentina, ordinata, pagliolo

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Il video del recupero del quinto disperso a bordo dello yacht Bayesian naufragato a Porticello

Posted: 22 agosto 2024 | Last updated: 22 agosto 2024

(LaPresse) Riprendono con esito positivo le ricerche dei dispersi a Porticello, nel palermitano, dove, nelle prime ore del 19 agosto, lo yacht Bayesian con 22 persone a bordo è affondato a una profondità di 50 metri. I sommozzatori hanno ritrovato e portato a riva il corpo del quinto disperso, si cerca ancora il sesto. Nella giornata di ieri, 22 agosto, sono stati recuperati quattro cadaveri, i primi due banchiere inglese Jonathan Bloomer e dell’avvocato americano Chris Morvillo, successivamente i corpi delle rispettive mogli Anne Elisabeth Bloomer e di Nada Morvillo. Si attende la conferma dell'identità della salma, se del miliardario inglese Mike Lynch o della figlia Hannah.

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Palermo, recuperato il quinto corpo: "È Mike Lynch"

Il cadavere del magnate era già stato individuato ieri sera all'interno del relitto prima di sospendere le operazioni di recupero. Ancora dispersa la figlia 18enne Hannah

Palermo, recuperato il quinto corpo: "È Mike Lynch"

Le operazioni di recupero

La reazione.

  • L'imbarcazione più sicura al mondo
  • L'azzardo del party
  • L'indagine

Gli interrogatori

Dalle profondità del mare di Porticello, nel Palermitano, è stato riportato in superficie dai vigili del fuoco il corpo del quinto uomo disperso nel naufragio del veliero britannico Bayesian , avvenuto lunedì notte. Si tratta del cadavere di Mike Lynch, individuato già ieri sera all'interno del relitto prima di sospendere le operazioni di recupero. Restano attive le ricerche della sesta dispersa , la figlia 18enne del magnate Hannah Lynch. Al momento i morti accertati sono sei. Il dispositivo di soccorso è composto da ventisette sommozzatori, undici sommozzatori speleo, mentre otto sono quelli abilitati Dno (decompressione in nitrox) che utilizzano miscele in fase di decompressione che consentono una permanenza maggiore in immersione alla profondità di cinquanta metri.

Ieri pomeriggio, i sommozzatori dei vigili del fuoco, con il coordinamento della guardia costiera, avevano recuperato, con un'operazione estremamente delicata, altri quattro corpi. Le salme riportate a terra, non senza difficoltà, sono quelle di Jonathan Bloomer, Chris Morvillo e delle mogli Anne Elizabeth Judith e Neda. All'appello mancavano dunque l'imprenditore britannico e proprietario dello yacht Mike Lynch e la figlia 18enne Hanna, ancora in fondo al mare dopo il naufragio. Il Bayesian , lungo 56 metri, battente bandiera britannica, era ancorato a poche centinaia di metri da Porticello con dieci membri dell'equipaggio e dodici passeggeri quando è stato colpito da una tromba marina prima dell'alba di lunedì. "La tempesta è arrivata all'improvviso, non l'abbiamo vista arrivare" . Il Corriere della Sera riporta quanto avrebbe detto martedì ai i pm della procura di Termini Imerese che indagano sull'affondamento del veliero Bayesian a Porticello il comandante James Cutfield, 51enne neozelandese.

"Tutto ciò che è stato fatto rivela una sommatoria lunghissima di errori - ha dichiarato al Corriere Giovanni Costantino , fondatore e amministratore delegato di The italian sea group , la società quotata in borsa proprietaria degli asset di Perini navi di Viareggio che costruì il Bayesian nel 2008 -. Le persone non dovevano essere nelle cabine, la barca non doveva essere all'ancora. E poi perché l'equipaggio non sapeva della perturbazione in arrivo? I passeggeri hanno riferito una cosa assurda, e cioè che la tempesta è arrivata inaspettata, all'improvviso. Non è vero. Era tutto prevedibile. Io ho qui davanti a me le carte meteo. È arrivata all'improvviso un bel niente. Si chieda: perché nessun pescatore di Porticello era fuori quella notte? Un pescatore legge le condizioni meteo e una nave no? La perturbazione era leggibile appieno in tutte le carte meteo. Non si poteva non sapere" .

L'imbarcazione più sicura al mondo

Costantino non ci sta a vedere sotto accusa quel gioiello a vela che lui definisce "una delle imbarcazioni più sicure al mondo" . Praticamente "inaffondabile. Ovvio, salvo che non imbarchi acqua. Non c'è un'altra spiegazione" . Per l'amministratore delegato di The italian sea group di sicuro il naufragio di Palermo avrebbe rappresentato un rischio pari a zero se fossero state fatte le manovre corrette e se non fossero intervenute delle situazioni che hanno compromesso la stabilità della nave. "L'imbarcazione - ha osservato - era all'ancora. A un certo punto l'ancora perde la presa e lei si sposta trascinata dal vento che la spinge prendendola in pancia. La spinge per quattro minuti che noi definiamo di scarrocciamento, la ruota e la pone nella posizione in cui è affondata. In questi quattro minuti - e mi assumo la responsabilità di quel che dico - la nave ha già preso acqua". A confermate la tesi di Costantino ci sarebbero le immagini video pubblicate un po' da tutti, dove si vede l'albero in verticale prima tutto acceso e poi spento, tranne la lampadina in testa che prende energia da una batteria. Se la nave è andata in black out vuol dire che sarebbe stata l'acqua imbarcata a causare il corto circuito.

L'azzardo del party

Per evitare il naufragio, ha continuato l'amministratore delegato, "era inopportuno fare, come ho letto, un party. Non quella sera. Bisognava blindare lo scafo e la coperta chiudendo tutte le porte e portelli, dopo aver messo gli ospiti nel punto di riunione della nave come da procedura in emergenza. Poi accendere i motori e tirare su l'ancora o sganciarla automaticamente, mettere la prua al vento e mandare giù la chiglia. La mattina dopo sarebbero ripartiti a danno zero" . Ha rimarcato che "sono stati fatti degli errori" . E ha aggiunto: "Fra l'arrivo di una burrasca e l'imbarco dell'acqua c'è un mondo. Si dovevano fare una serie di attività per evitare di trovarsi in quella situazione. Io come comandante della nave mi sarei spostato, ma se anche per qualche motivo avessi dovuto restare lì, avrei gestito quelle condizioni meteo che poi, diciamolo, non erano così pazzesche. Del resto il comandante della Sir Robert, accanto, è riuscito a gestire tutto senza problemi" .

Prosegue a ritmo incessante, intanto, l'inchiesta della procura di Termini Imerese per fare luce sul naufragio. I giudici indagano per omicidio plurimo colposo , al momento contro ignoti. Al vaglio dei pm anche i video e le fotografie scattate la notte della tempesta da alcuni abitanti della zona, ma anche le immagini delle telecamere di sorveglianza, in particolare di un cantiere nautico , che puntava l'obiettivo proprio sulla barca, e di una villa privata. Dai video si vede la barca che nel giro di pochi minuti affonda sotto il mare in tempesta.

Nei giorni scorsi sono stati ascoltati dagli inquirenti i quindici sopravvissuti al naufragio, tutti ospiti all'Hotel Domina di Santa Flavia, ma nessuno è stato ascoltato accompagnato da un legale. Quindi, fino a questo momento, nessun nome sembra sia stato iscritto nel registro degli indagati .

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Le vittime del Bayesian

Bayesian, chi sono le vittime dello yacht affondato a Palermo

L’imbarcazione, di proprietà di Mike Lynch e della moglie Angela Baccares, è naufragata intorno alle 4 di lunedì 19 agosto, trascinando in acqua le 22 persone a bordo: 12 passeggeri e 10 membri dell'equipaggio. In quindici si sono salvati, mentre 7 persone risultavano disperse: sono subito iniziate le ricerche per trovarle e alcuni corpi sono stati recuperati nelle ore e nei giorni successivi. Il bilancio ufficiale, aggiornato al 22 agosto, parla di 6 vittime e un disperso. Ecco chi sono

Un frame del video che cattura il momento del naufragio del veliero Bayesian a Porticello (Palermo), immortalato dalla telecamera di sorveglianza di un club velico locale, 20 agosto 2024 ++ NPK ++

  • Intorno alle 4 del mattino di lunedì 19 agosto, una tromba d'aria e un temporale hanno colpito la zona di Santa Flavia, nel mare di Bagheria. Il Bayesian, una barca a vela di 56 metri battente bandiera del Regno Unito, con scafo e sovrastruttura in alluminio e ponti in teak, è affondato in pochi minuti mentre era in rada a Porticello (Palermo). L’imbarcazione - di proprietà di Mike Lynch e della moglie Angela Baccares - ha trascinato in acqua le 22 persone a bordo: 12 passeggeri e 10 membri dell'equipaggio

la prua dello yacht

  • Quindici persone sono state salvate subito dopo il naufragio , mentre altre sette sono state date per disperse. I superstiti sono: James Emsilie e la moglie Charlotte Golunski, entrambi di 35 anni, con la figlia Sophia di un anno; Angela Baccares, 57 anni, inglese, moglie dell'imprenditore britannico Mike Lynch (a bordo anche lui, ma non sopravvissuto); Sasha Murray, 29 anni, irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar; Matthew Griffith, francese di 22 anni; James Calfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, comandante della nave

The search for those missing in the Porticello shipwreck continues with the arrival of helicopter reinforcements, 21 August 2024, Porticello (Palermo). ANSA/IGOR PETYX

  • Ancora, gli altri superstiti : Ayla Ronald, 36 anni, di nazionalità inglese; Matthew Fletcher, 41 anni, anche lui inglese; Koopmans Tus, 33 anni, olandese; Leo Eppel, 20 anni, nato in Sud Africa; Parker Eaton, inglese di 56 anni; Leah Randall, 20 anni, nata in Sud Africa, hostess di bordo dello yacht; Katja Chicken, 22 anni, tedesca, altra hostess. Alcuni dei passeggeri erano dipendenti delle società di Mike Lynch in viaggio premio o suoi amici e collaboratori

la prua dello yacht

  • Dopo il naufragio, 7 persone risultavano disperse : sono subito iniziate le ricerche per trovarle e alcuni corpi sono stati recuperati nelle ore e nei giorni successivi. Si tratta di Recaldo Thomas, cuoco di bordo; Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International; sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer; l'imprenditore britannico Mike Lynch; la figlia Hanna Lynch; il legale di Lynch, Chris Morvillo; sua moglie Neda Morvillo. Il bilancio ufficiale, aggiornato al 22 agosto, parla di 6 vittime e un disperso. Ecco chi sono

Un post tratto dal profilo Instagram / Recaldo Thomas (@recaldothomas) Recaldo Thomas, Chef della barca affondata +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

  • Il primo disperso a essere stato trovato senza vita, nella mattinata di lunedì 19 agosto, è stato Recaldo Thomas. Cuoco di bordo , canadese residente ad Antigua, il suo corpo è stato rinvenuto in mare, vicino alla barca affondata. Era l’unico membro dell’equipaggio che mancava all’appello

la prua dello yacht

  • Il corpo di Jonathan Bloomer è stato invece trovato mercoledì, dopo che i sub sono riusciti a entrare nell’imbarcazione. Aveva 70 anni e dal 2018 era il presidente di Morgan Stanley International , la controllata con sede a Londra della banca d'affari americana. Era amico di Mike Lynch

Sono stati recuperati dai sommozzatori dei vigili del fuoco i corpi di due dei sei dispersi del naufragio della Bayesian, Palermo, 21 aprile 2024. ANSA/IGOR PETYX

  • Ha perso la vita a bordo della barca a vela anche Anne Elizabeth Judith Bloomer, la moglie di Jonathan: aveva 71 anni e da anni si dedicava a raccogliere fondi per la ricerca sui tumori ginecologici

la prua dello yacht

  • Sempre mercoledì 21 agosto, sempre all’interno del Bayesian, è stato ritrovato il cadavere di Chris Morvillo: era l’avvocato americano di Mike Lynch . È stato proprio Morvillo a seguire Lynch nella causa intentata negli Stati Uniti da Hewlett Packard, a cui il tycoon aveva venduto Autonomy (la società informatica da lui fondata). Nel giugno scorso Lynch era stato scagionato da un tribunale di San Francisco dalle accuse di frode e falso in bilancio

NEW YORK, NY - JUNE 21: Neda Morvillo and Chris Morvillo attend Summer Birthday Cocktails For Lawrence Kaplan at Tower 270 - Rooftop on June 21, 2018 in New York City. (Photo by Patrick McMullan/Patrick McMullan via Getty Images)

  • Ha perso la vita a bordo del Bayesian, e il suo corpo è stato ritrovato il 21 agosto, anche Neda Morvillo: moglie di Chris Morvillo, era una designer di gioielli e viveva a New York

(FILES) Mike Lynch, CEO of Autonomy Group, attends The Times CEO summit at the Savoy Hotel in London, on June 21, 2011. UK businessman Mike Lynch, who was recently acquitted in the US of an $11 billion fraud, is among those missing after a superyacht sank off southern Italy, a source close to the rescue effort said on August 19, 2024. Lynch's wife was among 15 people rescued, according to the source, after the luxury yacht 'Bayesian' sank overnight amid violent winds and rains off the coast of Sicily, leaving six others missing. (Photo by BEN GURR / POOL / AFP)

  • Il corpo senza vita dell’imprenditore Mike Lynch è invece stato trovato giovedì 22 agosto: era rimasto intrappolato all'interno del Bayesian. Lynch, magnate dell'informatica noto come il “Bill Gates britannico”, aveva 59 anni . Dopo 13 anni di dispute legali, a giugno era stato scagionato dalle accuse di frode e falso in bilancio mosse da Hewlett Packard. Era stata sua l’idea del viaggio in barca nel Mediterraneo con la famiglia e alcuni amici e colleghi

Continuano le ricerche dei dispersi nel naufragio di Porticello con l'arrivo di rinforzi in elicottero, 21 aprile 2024, Porticello (Palermo). ANSA/IGOR PETYX

  • L’unico corpo che non è ancora stato individuato è quello di Hannah Lynch, la figlia 18enne di Mike Lynch e Angela Bacares : ufficialmente la ragazza è dispersa e continuano le ricerche per ritrovarla 

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Come può essere affondato lo yacht Bayesian: esperto spiega le ipotesi sul naufragio

Lo yacht Bayesian poco prima di affondare

Attorno alle 05:00 del mattino di lunedì 19 agosto 2024 il lussuoso yacht Bayesian  battente bandiera britannica – una grande barca a vela di oltre 50 metri – è affondato innanzi alla costa di Porticello , in Sicilia, a causa di una violenta tromba marina che lo ha investito in pieno. La nave , stando alle testimonianze, sarebbe colata a picco in pochissimo tempo . Nel momento in cui stiamo scrivendo il naufragio ha provocato cinque vittime accertate (un membro dell'equipaggio e quattro passeggeri) e due dispersi, i cui cadaveri potrebbero essere inabissati a 50 metri di profondità all'interno del relitto , considerato complesso da esplorare dai sommozzatori . Tra le persone che mancano all'appello figurano il magnate britannico Mike Lynch (proprietario dello yacht), sua figlia di 18 anni e il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer . La tragedia è anche finita nel mirino dei complottisti .

Pur essendo abbastanza chiare le circostanze del naufragio, ci sono diversi elementi nebulosi che potrebbero far luce sulla cascata di eventi che ha condotto a un affondamento così rapido e tragico. Tra i temi più dibattuti vi sono l'altezza dell' albero maestro – un colosso in alluminio di 75 metri -, l'integrità dello scafo e la posizione dell'imbarcazione nel momento in cui è stata investita dalla tromba marina, che non è altro che una tromba d'aria (o tornado) che si “appoggia” sull'acqua. Le informazioni al momento disponibili sono talvolta contraddittorie e non suffragate da perizie tecniche, pertanto vanno prese col beneficio del dubbio. Per provare a comprendere meglio cosa potrebbe essere accaduto al Bayesian in quei drammatici minuti e come possa essere affondato così rapidamente, Fanpage.it ha intervistato il dottor Andrea Ratti , direttore del Master in yacht design presso il Politecnico di Milano. Ecco cosa ci ha raccontato.

Dottor Ratti, si parla molto del ruolo dell'albero nell'affondamento dello yacht Bayesian. Inizialmente si era parlato di albero spezzato, ora si dice che sia integro e un video lo mostrerebbe. Cosa può dirci al riguardo?

Ho sentito questa notizia dell'albero integro ma non ho visto il video, anche se tutta questa attenzione attorno al tema dell'albero mi sembra un fattore tutto sommato marginale rispetto all'affondamento.

L'albero di per sé non è un elemento che ha un ruolo specifico nell'affondamento delle imbarcazioni. O meglio, un movimento potrebbe aver generato l'innesco di una fluttuazione nello sbandamento dell'imbarcazione, ma di per sé che sia rotto o non sia rotto non è così rilevante. Si tratta di capire quali sono le versioni attendibili o meno. Dai video che hanno fatto i sub o i robottini – ho letto che sono stati inviati dalla Capitaneria di Porto – questa cosa è visibile, è una testimonianza certa. Mi sembra strano che il comandante dell'altra imbarcazione, quella che ha soccorso parte dell' equipaggio , dica che l'albero era rotto e non sappia riconoscere un albero rotto. È vero che era notte, quindi, fintanto che queste informazioni non sono ulteriormente confermate secondo me vale il beneficio d'inventario.

Pare che ci sia stata un'errata traduzione delle prime dichiarazioni del comandante, ma come dice al momento non ci sono certezze assolute sull'integrità dell'albero e sulla dinamica che ha portato all'affondamento. Alcuni però suggeriscono che le dimensioni generose dell'albero possano aver contribuito alla tragedia

È chiaro che un albero di 75 metri, che potrà avere 50 centimetri di corda, porta a 40 metri quadri di superficie esposta al vento o anche di più. A questo va sommato anche il sartiame (l'insieme dei cavi fissi che sostengono alberi e vele NDR), più la massa dell'albero che è posizionato nel baricentro, quindi verosimilmente poco al di sotto della metà dell'imbarcazione. Se l'albero è alto 75 metri sarà a 30 metri. Questo significa che, nel momento in cui la barca sbanda, ho il peso dell'albero – non so dirle esattamente quale possa essere – a 30 metri che agisce come elemento sbandante . Che si tratti di una componente dell'oscillazione è sicuro sia così, però io sarei anche cauto nel prendere per buono e in modo dogmatico queste informazioni che circolano in questi momenti un po' convulsi.

Cosa potrebbe essere successo, secondo lei?

Il meccanismo può essere immaginato, e sottolineo immaginato, perché teniamo presente che siamo di fronte a una condizione eccezionale e atipica. Un'imbarcazione nel momento in cui naviga a vela è sollecitata e sottoposta a delle forze che sono date dall'azione del vento. Il tema è che il vento arriva da una direzione. Può avere un'oscillazione e delle variazioni di intensit à, ma tendenzialmente una è la direzione. All'interno di una tromba d'aria succede un fenomeno per cui c'è un vortice . Sfortuna ha voluto che una tromba d'aria sia passata sullo yacht; ciò vuol dire che l' armo (insieme delle attrezzature che consentono la navigazione NDR) di quell'imbarcazione e anche lo scafo – cioè tutte le parti emerse, al pelo libero dell'acqua – sono state esposte a una sollecitazione che in un momento era in una direzione e in un momento nell'altra.

A volte la sollecitazione determina azione di compressione , a volte di sollevamento . È quello che succede quando il moto vorticoso di una tromba d'aria sradica le piante e anche oggetti di grossa massa, come i tetti degli edifici. Quindi all'interno di quella tromba d'aria poteva non esserci solo aria, ma anche oggetti che ha tirato su passando prima sulla terraferma e poi muovendosi sul mare. Descrivere esattamente cosa sia successo è veramente difficile, quantomeno senza una perizia o delle immagini che ci indicano due cose: in che condizioni è l'attacco della chiglia sull'imbarcazione e in quali condizioni sono le strutture di coperta .

Che informazioni sull'affondamento possiamo trarre da questi elementi?

Nel momento in cui un'imbarcazione sbanda e arriva anche ad angoli accentuati di sbandamento, non è che di per sé va a fondo . Va a fondo se imbarca acqua e quindi se ad esempio le superfici laterali della tuga (la parte rialzata rispetto al piano di coperta NDR) vengono danneggiate, non hanno più tenuta all'acqua. Il tema è capire quale sia stata la via d'acqua importante che ha determinato l'affondamento dell'imbarcazione. Se quest'acqua è arrivata perché la barca si è sdraiata sotto l'azione del vento ed è rimasta per un certo tempo in questo stato imbarcandone tanta, e quest'acqua una volta all'interno ha stabilizzato l'imbarcazione nella posizione sdraiata, questo ha peggiorato la situazione. È chiaro che è una condizione anomala.

È normale che un'imbarcazione sbandi sotto l'azione del vento, e che quindi sotto la pressione che il vento esercita sulle vele tenda a sbandare. A quel punto l'imbarcazione trova una sua situazione di equilibrio perché ha una parte immersa, quindi una chiglia e, in genere, nelle imbarcazioni moderne un bulbo , quindi una zona concentrata di peso importante, che tende a raddrizzare l'imbarcazione e farle trovare la sua stabilità. Lo yacht Bayesian però non stava navigando, stava all' ancora in rada .

Cosa succede in questa situazione?

Tendenzialmente in questa situazione il vento all'imbarcazione arriva sempre dalla prua , perché l'ancora diventa un punto fermo. La sua catena si distende e la barca fa come l' effetto bandiera , quindi si dispone nella direzione del vento. Questo in condizioni normali. Nel momento in cui c'è una tromba d'aria che passa sull'imbarcazione, la direzione del vento può cambiare in frazioni di secondo. Il comportamento della barca è in funzione anche del modo in cui viene sollecitata. In un istante può arrivarle un grosso impatto sull'armo e quindi sull'albero che la fa sbandare, il momento successivo arriva dall'altra parte e quindi ci si può trovare in una condizione in cui si innesca un meccanismo di risonanza , come quando si spinge un'altalena. Nel momento in cui è alla massima oscillazione e quindi si ferma, un piccolo impulso in quella situazione amplifica l'oscillazione dell'altalena. Questo è quello che si potrebbe immaginare aver portato l'imbarcazione a oscillare fino a sdraiarsi sul fianco. È chiaro però che a quel punto ci devono essere degli elementi in più.

Ad esempio?

L'imbarcazione da quella posizione ritorna verticale , non rimane lì, a meno che non resti in quella posizione per un po' e imbarchi acqua. Da qui l'idea che possano esserci stati dei danneggiamenti alle strutture di coperta e quindi di tenuta all'acqua, che in quella condizione non hanno consentito alla barca di galleggiare ma l'hanno portata a imbarcare grossi quantitativi di acqua. Anche il disalberamento può danneggiare lo scafo.

Alcune testimonianze indicano che il Bayesian adagiato sul fondale sia integro. Cosa ne pensa?

Non capisco come si faccia a dire e che tipo di perizia si abbia per dire che la barca è integra. Perché una barca adagiata sul fondo con una chiglia sta coricata su un fianco, quindi quantomeno quella parte appoggiata non è visibile. O la guardi da dentro o non puoi saperlo. C'è un'inchiesta in corso e immagino che ci sia un perito che indichi anche cosa guardare e come guardare durante le immersioni. Serve una relazione tecnica per capire qualcosa di più. Al momento è veramente difficile determinare esattamente la dinamica.

Pare che il Bayesian sia sparito tra i flutti improvvisamente, come sembrano mostrare anche le immagini di un video, non molto chiare in realtà. Come può aver imbarcato talmente tanta da affondare così rapidamente?

Per imbarcare tutta quell'acqua deve avere una falla importante . La falla potrebbe essere all'altezza della coperta; se la barca è rimasta sdraiata per un tempo ragionevole potrebbe aver imbarcato tante tonnellate in poco tempo. Anche il comandante ha detto che è sparita. Ha preso i 15 superstiti e li ha portati a bordo del tender, se non sbaglio erano a 200 metri di distanza dalla costa, forse meno. Può averci messo qualche minuto per andare e tornare lì, ma la barca già non c'era più. Se questi sono i tempi di cui stiamo parlando è veramente avvenuta una situazione in cui la via d'acqua era importante.

Un'ipotesi è la barca sdraiata con delle vie d'acqua sul ponte, un'altra ipotesi è un danneggiamento nella zona di attacco della chiglia, non necessariamente un distacco, ma una fessurazione importante. C'è anche l'ipotesi del fulmine , ma non ho visto o letto nulla del genere, anche se dati dell'aeronautica parlavano di fenomeni temporaleschi. Se un fulmine avesse colpito l'albero, che di per sé è un'antenna che agisce negativamente, immagino che l'equipaggio dell'altra barca l'avrebbe rilevato perché era notte e quindi si sarebbe visto.

Dal video poco chiaro di cui le accennavo non si vedono fulmini colpire l'imbarcazione, prima che sparisca

Ok, scartata anche questa ipotesi. Stiamo comunque parlando di quello che succede dentro una tromba d'aria, con 200 chilometri all'ora di vento. È come se si pretendesse di modellizzare cosa succede all'interno di un frullatore con dentro tanti ingredienti. È oggettivamente una situazione molto complicata da gestire. Teniamo presente che l'imbarcazione era un Perini Navi , non un cantiere improvvisato, ma un'eccellenza italiana nella costruzione di super yacht a vela. Il progettista è una persona che fa di nome Ron Holland , uno degli yacht designer più qualificati e con maggiore esperienza in quel segmento di imbarcazioni. Non c'era nulla di improvvisato e l'imbarcazione era stata varata nel 2008 . Navigava da 15 anni e avrà sicuramente preso vento, mare, e condizioni meteorologiche avverse. Quindi non è successo qualche cosa che si può ad esempio ipotizzare con un'imbarcazione appena varata , qualche difetto sottostante che possa aver ingenerato questo tipo di criticità, in termini di stabilità dell'imbarcazione.

Poi non dimentichiamoci che è un'imbarcazione di oltre 50 metri , quindi è immatricolata come nave da diporto . Ciò vuol dire che sottostà a una serie di regole definite dagli enti di classifica che sono tra le più severe in termini di sicurezza, prevenzione e controllo dei parametri di stabilità in un oggetto nautico. Poi è chiaro che sicurezza e prevenzione non sono mai assolute, però di fatto sulla barca è passata una tromba d'aria. Quando passa su un capannone lo sventra, su una casa solleva i tetti. Anche i tetti sono progettati per pressioni di 500 chilogrammi a metro quadro, ma quando passa una tromba d'aria o non c'è più il tetto o non c'è più la casa. Di questo stiamo parlando. Di un fenomeno in cui la sfortuna ha giocato il suo ruolo. Poi quando ci saranno tutti gli elementi si potranno fare considerazioni tecnicamente più valide. Si legge già di responsabilità , che l'equipaggio avrebbe potuto salpare, entrare in porto. Mi sembrano tutte fantasie. Nel senso che stiamo parlando di qualcosa che è avvenuto in 10 minuti di notte. Adesso io non ho guardato i bollettini, sicuramente era previsto maltempo, ma è difficile determinare a priori ed esattamente l'intensità con la quale si manifestano questi fenomeni

Alcuni dicono che la nave fosse più distante dal porto di quanto avrebbe dovuto, cosa ne pensa?

Mi sembra irrilevante . Non stiamo parlando di un posizionamento in rada rispetto alla direzione del vento, stiamo parlando del movimento di una tromba d'aria, in cui c'è un percorso che la tromba compie ma non è mai lineare. Quindi, se io sono ridossato a ovest per un vento di maestrale so che più sono sottocosta e meno vento prenderò. Ma questa non ha preso vento, ma una tromba d'aria. Ha avuto la sfortuna di trovarsi in quella posizione. La barca che l'ha soccorsa era a 150 metri di distanza e non ha avuto nulla. Di questo stiamo parlando. Quando avremo tutti i dati a disposizione si potrà entrare nei dettagli di cose che possono o non possono essere state fatte dall'equipaggio, ma prima non mi esprimerei sulla base di queste informazioni che circolano, la cui attendibilità è discutibile.

Gli ultimi spostamenti della nave rilevati da Marine Traffic sono dunque quelli dell'effetto bandiera di cui parlava prima, essendo la nave ancorata al fondale

Non stava navigando, risultava che fosse all'ancora o comunque stazionaria . Quelle imbarcazioni hanno anche sistemi di stazionamento controllati dal GPS , poteva essere non ancorata con un'ancora, però mi sembra strano che non ce l'avesse. Questo tema dello stare all'ancora e in direzione vale nel momento in cui c'è vento, ma quando c'è una tromba d'aria il vento passa a mulinello, non c'è una direzione prevalente. Non solo, c'è anche una componente o di sollevamento o di schiacciamento che può accentuare alcuni fenomeni. Un conto è una componente di vento orizzontale, che spinge sull'albero, un conto una componente discendente che aumenta ancora di più l'effetto di una massa d'aria in movimento perché la componente è nella direzione dello sbandamento.

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MONACO’S FAMOUS HISTORIC YACHTS AND MORE

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The “Pacha III” looks almost “tiny” with its 36 meters, but the timeless beauty is still a place of honor in the harbor. After all, it belongs to the oldest sister of Prince Albert II, Princess Caroline . Although it is not one of the largest luxury yachts in the Principality of Monaco, it is often the center of interest. Dozens of paparazzi photos show Caroline of Hanover and her Casiraghi sprouts along with partners and friends on the legendary boat. Could she say, the 79-year-old “Pacha III” would have something to say. The yacht was bought just before the death of Caroline’s second husband, Stefano Casiraghi, son to a prominent Italian family, who died in an off-shore crash in October 1990 off the coast of Saint Jean Cap Ferrat, near Monaco. Since then “Pacha III” has a special meaning for Princess Caroline and her family. In the year 2000 Stefano‘s mother, Fernanda Casiraghi-Biffi, was awarded the Foglio Italiano of Montecarlo – Foglio d’Oro Prize for her merits in charity events and as President of Engeco SAM, (now owned by Pizzarotti &C S.P.A.) a very important building company in the Principality. It is an habit to the Monaco family to have composed names yachts: Princes Rainier and Grace used to own “Stalca” St (ephanie) Al (bert) Ca (roline) a yacht, after naming Albercaro Alber (t) and Caro (line) their first yacht. Princess Stephanie named her yacht “Louine”, of course after her two first kids, Lou (is) and (Paul) ine . In the XIX and XX centuries, Prince Albert I , great-great-grandfather of Albert II, owned four, increasingly impressive research yachts: Hirondelle, Hirondelle I, Princess Alice and Princesse Alice I, named after his second beloved wife, the American-born Alice Heine , Duchess of Richelieu . Back to the Caroline and Stefano’s boat, previously she already had several names such as Briseis, Cardigrae, Priamar and Arlette II. The name “Pacha III” is made up of the initials of their three children Pierre, Andrea and Charlotte together. Pacha , means P (ierre) A (ndrea) Cha (rlotte). Also, it is a nice coincidence that the initial of Alexandra, the Caroline and Ernst August Hanover ‘s daughter, is the last letter of Pacha… Caroline had to add the “III” because there existed already a Pacha, Pacha I and a Pacha II. She was originally built in 1936 by the British shipyard Camper & Nicholson in Southampton. Her dark blue steel hull is slender 5.60 meters wide and has a draft of 2.50 meters. On board nine guests can be accommodated by seven crew members. The Grimaldi Clan uses the yacht regularly for trips in the Mediterranean. Now Caroline’s children are increasingly using the boat. So also recently newlewds Pierre Casiraghi and noblewoman Beatrice Borromeo .

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Probably no other family of rulers of Europe can be seen under the media’s observation, like the Monegasque princes’ house. The millenarian history of the Grimaldis is at least as interesting as their current glamorous performances. Fast boats and beautiful women, international jet set, the Grimaldi Forum Congress Centre, the Prince’s committment to sustainability and once a year Formula 1 Grand Prix , the Rose and the Red Cross Gala, all this an much more is Monaco. But what would the dwarf state on the Côte d’Azur be without the Grimaldis? The princely family is probably the best PR machine for their country. Whether it’s the joy of the world or the catastrophe – (the Grimaldi Royal House, founded in 1297, is the oldest in Europe) the world is there live. The Grimaldis now land regularly on the covers of the boulevard and lifestyle media. The first attention is given to the first-born daughter Caroline (* 1957). The failure of their first and later annullated marriage to much older real estate agent Philippe Junot was also in the limelight as the accidental death of her second husband Stefano Casiraghi . Her last marriage to Ernst August Prinz of Hanover , to which she owes the title of Caroline Prinzessin from Hanover, always provides grateful material for the Yellow Press. Her younger sister, Stéphanie (* 1965), also contributed a lot to bringing the family back into the flash of lightning. Meanwhile the sisters have calmed down. Both engage in social projects; Caroline has three grandchildren, Stéphanie got three children from two marriages. HSH Albert II is now in the center of interest. No wonder he is a prince, he has a beautiful wife – and adorable twins.

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Well, now I invite you to continue navigating the website and make a Graceful tour in the Galapagos with the Grace Yatch! Although M/Y Grace looks as young and chic today as the princess who honeymooned aboard her in the 1950s, she is nonetheless what the French call “une femme d’un certain age”: born in 1928, just before The Crash silenced the Roaring Twenties, she’s surrendered none of her youth’s glamour to the scars and wrinkles of a gallant life, including a stint chasing submarines during World War II. Combat aged on her, but benefactors like Aristotle Onassis, John Issa, and Prince Rainier ensured she was kept in the style to which she was accustomed. Now, as the M/Y Grace, she plies the waters of the Galapagos Islands, once again the elegant hostess to carefree, adventurous, perfect parties. M/Y Grace bore many names since Santiago Soulas, an Argentinean, commissioned her in Southampton. She weighed 298 tons, was 147 feet long, with a 23-foot beam and a draft of 12 feet. Soulas kept her four years before selling her to Zarch Couyoumbian, a Greek gentleman who named her Rion. In 1938, Sir George Tilley, chairman of the Prudential Insurance Co., acquired and enjoyed her until 1939, when the British conscripted her for the war effort. The Royal Navy – well-heeled in warships – needed smaller vessels for coastal patrols and snatched yachts from the Mediterranean and the Caribbean playgrounds. Rion found herself in a Tynemouth shipyard, stripped of her furnishings and paneling. She was strengthened to carry a 12-pound quick-firing gun on the forecastle, twin 40mm Oerlikons alongside the bridge and a rack on the stern holding eight 300 lb. depth charges. The corporate crew quarters were removed and hammock-hooks were welded to the deck. The forward suite became the operations and sonar room, another suite became the radio room, and the aft suite was an ammunition magazine. On October 21, 1939, she joined the Royal Navy with a crew of 20 under the command of Lt. T. Brydon, RNVR. She and 15 other vessels patrolled the entrances to the Solent and along the Isle of Wight: calm waters with the Germans focused on the skies.

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On patrol off the Nab Tower, however, a Dornier 110 returning from a bombing raid stafed Rion. She took some damage to her superstructure but suffered no casualties. On May 26, 1940, during Operation Dynamo, Rion was dispatched to the beaches of Dunkirk to evacuate the British Expeditionary Force. She made three 39-mile runs from Dunkirk to Dover, each time delivering 300 soldiers. On her third run, a near-miss from a bomb off her starboard bow killed 14 soldiers and one sailor and left shrapnel holes in the hull. Repaired in Portsmouth, she resumed duty in the channels from Portsmouth to Southampton. Rion’s finest hour came on November 22, 1940 with a daring nighttime capture. She was patrolling south of the Isle of Wight with HMS Shemara and HMS Valera. At 2:44 a.m. radar contact was obtained 10 miles southwest. Lt. Brydon ordered pursuit and discovered a German E-boat floundering in the swells, and Rion and Shemara opened fire from astern of the boat. The Germans returned small-arms fire but surrendered when a shell from Rion hit her bridge. Rion escorted the E-Boat to the Portsmouth Harbour naval base. Rion had not finished yet: she discovered a submarine on the night of March 23, 1941, and made numerous depth charge runs, but the large oil slick seen at dawn was insufficient evidence to confirm that Rion had destroyed the U-boat. By June 3rd, Rion’s port engine had been crippled, and she was decommissioned for three months before returning to duty: stripped of armaments and refitted with three-tier bunks and a red cross painted on her sides and upper deck, she became an annex to the Royal Navy Hospital. Here she remained until the war’s end, when she was rechristened HMS Noir. On October 1945 she was decommissioned and 17 months later she arrived at her original builders—Southampton’s Camper & Nicholson—for restoration. On September 16, 1947 she was returned to Sir George Tilley. Upon Sir George’s death in 1951, Aristotle Onassis ’ charter firm acquired HMS Noir and renamed her Arion. Two years later, the yacht became property of Prince Rainier and Princess Grace of Monaco as a wedding gift from Aristotle Onassis.

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Over the course of the next 2 years the yacht was refitted to embark her new era as one of the most elegant and tasteful Galapagos Cruise yachts to sail the enchanted Galapagos Islands. The cabins are in the Sun Deck, the top-most deck of the yacht where one can find plenty of reclinable lounge chairs for sunbathing or for reading in the open air. The Albert Deck has 2 Master Suites and 2 Twin Suites with ocean-view windows. The captain’s bridge, the al-fresco lounge and al-fresco bar are also located on this deck. The Carolina Deck is fitted with 5 Premium Staterooms (double and twin) with ocean-view port-holes. The Monaco Deck is the main deck of the yacht with the interior dining room, the reception area and the main lounge. On the outside of this deck there are the al-fresco dining area, the stern resting area and the jacuzzi. And… A FABERGE IMPERIAL EGG EMBODIES A FABULOUS LUXURY YACHT FULL OF HISTORY: THE STANDART YACHT

MOSCOW. Last but not least, and exort ing you to read the Fabergé Eggs history in the CULTURE & MONACO WEALTHS wish to report a curiosity about fabolous luxury yachts , with the description of the Fabergé Standart Yacht Leaf Egg . The “Standart 1909” is a transparent hollowed-out rock crystal egg, mounted horizontally, with a gold band with inlaid leaves of green enamel and small diamonds marking the separation point between upper and lower halves, which bears the inscription “Standart 1909”. The surprise is a golden replica of the Imperial Yacht , the Standart Yacht, made of gold and platinum , and coated in vitreous enamel . The model rests on a carved bed of crystal representing the ocean, but can be removed from the egg.

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The c5,500 ton Standart was commissioned by Tsar Alexander III in Copenhagen . It was launched in 1895 and was 116 meters long, which made it the largest yacht in the world at that time. Outfitted with ornate fixtures, including mahogany paneling, crystal chandeliers, and other amenities (including a stable with a cow to provide the imperial children with fresh milk) it was a floating palace for the Russian Imperial Family for their vacations in the Baltic Sea. The Russian Imperial Family was vacationing on the Standart during the summer of 1914, when they received the news of the aassassination of Archduke Franz Ferdinand, in Sarajevo, marking the start of World War I . After the Russian Revolution the ship was placed in drydock until 1936, when she was converted to a minelayer. During World War she played a significant role in the defence of Leningrad.

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Super yacht affondato a Porticello, trovati cinque corpi

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Sono riprese questa mattina le immersioni degli speleo sommozzatori dei vigili del fuoco impegnati nelle ricerche dei sei dispersi (ora ne resta uno) del naufragio del veliero di 56 metri del magnate inglese Mike Lynch, affondato in seguito a una tempesta. I sommozzatori hanno recuperato quattro corpi nello scafo del Bayesian, il veliero inabissatosi alle 5 del mattino di lunedì al largo di Porticello, a pochi chilometri da Palermo. Un quinto è stato individuato ma non ancora recuperato.

I quattro corpi recuperati sono quelli di Jonathan Bloomer, il presidente della Morgan Stanley International, della moglie Anne Elizabeth, del legale Chris Morvillo e della moglie Nada. All'appello mancherebbero dunque l'imprenditore britannico e proprietario dello yacht Mike Lynch e la figlia 18.enne Hanna.

Il relitto della yacht è adagiato sulla fiancata di dritta, a una profondità di circa 50 metri. Secondo una prima ispezione esterna, lo scafo non presenterebbe falle e l'albero maestro in alluminio, alto 75 metri, sarebbe integro. Ad attirare l'attenzione dei sub è stata anche la grande deriva mobile dell'imbarcazione, parzialmente sollevata perché il veliero si trovava in rada. Il pescaggio in assetto di navigazione del cosiddetto corpo morto, che nel caso del Bayesian è di circa dieci metri, mira infatti ad assicurare stabilità all'imbarcazione. Il sollevamento della deriva potrebbe quindi avere in qualche modo favorito il repentino affondamento dello yacht, avvenuto – secondo le riprese di alcune telecamere del litorale – nel giro di un minuto.

I pm della Procura di Termini Imerese, che ha aperto un'inchiesta sul naufragio, hanno riferito al Corriere della Sera di avere interrogato per oltre due ore, ieri, il comandante del Bayesian James Catfield. L’uomo al comando della Sir Robert – la nave battente bandiera olandese che per primo ha soccorso i naufraghi–, Karsten Börner, ha inoltre raccontato che quando ha raggiunto le 15 persone salvate – compresa  Charlotte, la madre della bimba di un anno che ha raccontato quei concitati momenti  –, le ha trovate già sulla scialuppa. E ha precisato di non avere mai detto che l’albero maestro della Bayesian si è spezzato.

La tromba d'aria è stata il punto di partenza di quello che è successo ma, come ripetuto da ingegneri navali, il super yacht «aveva tutte le chance per resistere a venti fortissimi, fulmini e muri d'acqua». L’albero maestro, come detto, è intatto. La ricostruzione che indicava come causa dell’affondamento la sua rottura è quindi scartata. Come può una nave di quella stazza affondare in 60 secondi (mentre a cento metri di distanza una barca ben più piccola è rimasta intatta)? La prima ipotesi è che la velocità dell’acqua non abbia dato il tempo al sistema di emergenza di sigillare la nave. La seconda è che lo yacht sia stato sollevato da poppa proprio dall’acqua e si sia inabissato con la prua puntata verso il fondale. Un’onda anomala entrata da poppa avrebbe fatto entrata un'enorme quantità d'acqua in pochissimo tempo, probabilmente da una porta lasciata aperta, con conseguente sbilanciamento della nave e il suo affondamento.

Lunedì notte nel ponte inferiore della barca sono rimasti intrappolati il miliardario britannico Mike Lynch, la figlia 18.enne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer con la moglie Anne Elisabeth e il legale di Lynch, Chris Morvillo, ex procuratore federale di New York, con la moglie Nada.

Il Bayesian

Il Bayesian è una lussuosa barca a vela di 56 metri con una stazza lorda di 473 tonnellate. Costruita dal cantiere Perini navi Viareggio nel febbraio 2008 e ristrutturata quattro anni fa, l'imbarcazione è progettata per crociere esclusive. Nel 2009 aveva ricevuto il premio di Superyatch come migliore barca a vela. L'area dei ponti in teak dell'imbarcazione è di 436 metri quadrati e le sei cabine occupano altri 143 metri quadrati. A bordo, secondo il costruttore, possono essere ospitati il proprietario e 11 ospiti oltre ai 10 membri dell'equipaggio. L'arredamento interno è stato realizzato da Rémi Tessier, designer francese operante nel settore del luxury, soprattutto nel mondo dell'arredamento di aerei privati e yacht. Secondo alcuni siti britannici il Bayesian è di proprietà della Revtom Ltd, società con sede nell'isola di Man che farebbe capo ad Angela Bacares, moglie del tycoon britannico Mike Lynch (tratta in salvo dopo che la barca è affondata). La gestione dello yacht sarebbe affidata inoltre al broker Camper e Nicholsons. Il noleggio, sempre secondo le stesse fonti, si aggirerebbe attorno ai 215 mila dollari a settimana.

«Per due secondi ho perso la mia bimba, poi l'ho riabbracciata fra la furia delle onde»

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Il punto di riferimento per i velieri d’altura.

Il cnb 78 ridefinisce il concetto di barca a vela off-shore con equipaggio. dal suo predecessore, riprende lo stesso stile e la stessa funzionalità, ma ora offre spazi ancora più luminosi e ampi, dove ogni dettaglio è stato progettato per il piacere di stare a bordo., vincent arnaud.

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Il CNB 78 è il successore del CNB 76. È un’evoluzione piuttosto che una rivoluzione. Abbiamo mantenuto tutti i criteri dello yacht ideale per i viaggi:

  • La lunghezza al galleggiamento inferiore a 24 m per esplorare le acque costiere.
  • La possibilità di essere manovrato da un equipaggio ridotto e permanente.
  • La cabina armatoriale a prua e il garage longitudinale a poppa.

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PHILIPPE BRIAND, ARCHITETTO NAVALE DEL CNB 78

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Specifiche tecniche

Architetto navale

Philippe Briand

Design degli interni

Piaton Yacht Design

Lunghezza fuoritutto

23.93 m / 78'5

Tirante d’aria

34.00 m / 111’5

Lunghezza dello scafo

23.05 m / 75'6

Randa full batten

160 m2 / 1722 ft2

Lunghezza con delfiniera

24.85 m / 81’5

Genoa avvolgibile

144 m2 / 1550 ft2

Lunghezza al galleggiamento

22.20 m / 72’8

79 m2 / 850 ft2

Baglio massimo

6.10 m / 20’

Spinnaker asimmetrico

470 m2 / 5059 ft2

3.50 m / 11’5

Gennaker o code 5

405 m2 / 4359 ft2

Dislocamento leggero

47900 kg / 105 600 lbs

235 m2 / 2529 ft2

Chiglia standard

12600 kg / 27 800 lbs

Motore principale

VOLVO D4 175 HP @2800rpm

30.00 m / 98’4

Acqua dolce

1500 L / 396 US gal

29.00 m / 95’1

2500 L / 660 US gal

9.60 m / 31’5

9.06 m / 29’7

Scarica scheda tecnica

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Magnifica e semplice da navigare

La sezione di poppa è riservata all’equipaggio, con una cucina professionale standard e un tavolo da carteggio integrati nelle immediate vicinanze di una cabina doppia. Il salone è un’estensione del pozzetto; la paratia di poppa in vetro e il tetto panoramico rafforzano la sensazione di libertà, esaltata da un sottile equilibrio tra legno, superfici laccate e tessuti.

Gli ospiti godranno di due cabine doppie di uguali dimensioni, mentre la suite armatoriale è degna di uno yacht di 90 piedi, occupando l’intera area a prua dell’albero. Le sue linee decise, unite a uno scafo ampio e potente grazie alle due chine ispirate al mondo delle regate oceaniche, promettono grandi prestazioni.

Il CNB 78 combina l’esperienza di CNB e il know-how di Solaris per creare uno yacht moderno e resistente al mare, fatto per esplorare e conquistare tutti gli oceani.

Mi ha fatto particolarmente piacere che il gruppo Solaris abbia voluto mantenere lo stile specifico di CNB che abbiamo progettato e creato per il 76: è il riconoscimento del notevole successo di questo modello.

La nuova gamma, e il modello 78 in particolare, seguono la stessa linea: classici e innovativi al tempo stesso, decisamente contemporanei, eleganti, luminosi, confortevoli e soprattutto piacevoli da vivere. L’imbarcazione beneficia soprattutto delle opportunità offerte dal suo nuovo scafo, che ci ha permesso di ottenere miglioramenti ineguagliabili in termini di volume e spazio percepito, in particolare nella parte anteriore dello yacht.

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JEAN-MARC PIATON

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Configurazioni interne

Il CNB 78 offre 4 cabine: una suite armatoriale e 2 cabine ospiti equivalenti con letti matrimoniali, di cui quella di babordo può essere divisa in 2 letti singoli. Inoltre, una cabina equipaggio per una coppia e un letto pieghevole opzionale per un terzo membro dell’equipaggio. Nella versione standard la suite principale è dotata di un letto verso poppa e di un divano aggiuntivo; come configurazione opzionale si può avere il letto verso prua e la scrivania.

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Caratteristiche e storia dello yacht Bayesian della Perini Navi, la barca a vela affondata a Palermo

Lo yacht Bayesian, naufragato il 19 agosto 2024 al largo di Porticello, era un'imbarcazione a vela di lusso costruita da Perini Navi insignita di premi e contraddistinta da alcune particolari caratteristiche. In particolare, aveva l'albero in alluminio più alto al mondo, con ben 75 metri.

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Lo yacht Bayesian,  lungo 56 metri e realizzato in alluminio, è affondato al largo di Porticello , in provincia di Palermo, all'alba del 19 agosto 2024, provocando 7 vittime tra cui il miliardario britannico Mike Lynch . Il veliero di lusso è stato costruito da Perini Navi nel 2008 nei cantieri di Viareggio , in provincia di Lucca, con il nome di Salute . Le sue caratteristiche lo rendevano adatto a vari tipi di crociere e ciò che lo rendeva unico era l'albero da 75 metri in alluminio , il più alto al mondo di questo tipo.

Lo yacht Bayesian ha una lunghezza di 56 metri e una larghezza di 11,5 metri , mentre l’albero, ovvero il “palo” a cui sono attaccate le vele principali, è alto 75 metri , circa tre quarti dell'altezza del campanile di San Marco a Venezia, ed è costruito in alluminio. Quando lo yacht fu costruito da Perini Navi , nel  2008 , questo albero era il più alto al mondo. Quando è stato varato era il quinto esemplare della serie di Perini Navi con lunghezza di 56 metri e il primo ad essere stato costruito come " sloop ", ovvero un'imbarcazione a vela con un solo albero e un solo strallo, cioè un solo cavo che collega l'albero alla prua e che supporta la vela – detta fiocco . La superficie velica totale poteva arrivare fino a 2900 metri quadri , quasi un terzo di quella di un campo da calcio.

L'immersione massima è di circa 9,7 metri , quando la deriva è completamente abbassata. Le navi a vela hanno infatti al di sotto del loro scafo, nella parte immersa, una sorta di pinna detta appunto deriva, che permette di fornire maggiore stabilità all'imbarcazione e soprattutto di controbilanciare la forza che il vento esercita sulle vele quando la barca si muove grazie a questi sistemi. Con venti molto forti, infatti, la nave potrebbe tendere ad inclinarsi eccessivamente verso un lato e la chiglia agisce come un "freno" a questa inclinazione. Tale deriva può essere alzata quando la nave viaggia solo grazie ai suoi  motori , arrivando ad un'immersione di circa  4 metri . Il fatto che la deriva non fosse estesa al momento del naufragio è considerata una delle possibili concause del disastro del 19 agosto 2024.

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Il Bayesian era uno yacht a vela con scafo totalmente in  alluminio e, oltre alle vele, per la sua propulsione era dotato di due  motori a ciclo diesel MTU da 720 kW, pari a circa 966 cavalli ciascuno, che gli consentivano di navigare anche in condizioni di vento troppo debole per l’utilizzo delle vele. Lo yacht poteva trasportare a bordo 10 componenti dell' equipaggio e massimo 12 passeggeri . Gli interni erano stati curati dallo studio francese Rémi Tessier Design e grazie a queste particolarità l'imbarcazione aveva vinto il premio per i migliori arredamenti interni all' International Superyacht Society Awards nel 2008 e il titolo di migliore yacht a vela con lunghezza superiore a 45 metri nel 2009 ai World Superyacht Awards . Tra il 2016 e il 2020 lo yacht aveva subito alcuni lavori di manutenzione e modifica: i primi si sono svolti a Mallorca, in Spagna, nel cantiere Astilleros de Mallorca. Purtroppo, non sono ancora chiari i lavori che sono stati effettuati durante queste manutenzioni e anche su questi dettagli si concentreranno le indagini per accertare la causa del naufragio.

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Un downburst potrebbe aver affondato la Bayesian a Palermo: cos’è e la differenza con le trombe d’aria

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Chi è James Cutfield, il comandante dello yacht, un neozelandese esperto

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Chi è James Cutfield, il comandante dello yacht, un neozelandese esperto

PALERMO , 22 agosto 2024, 08:37

Redazione ANSA

FACEBOOK/MARK CUTFIELD - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' originario della Nuova Zelanda, non a caso terra di grandi velisti e paese detentore dell'America's Cup. Per lui il mare non è stata solo una grande passione ma la sua stessa ragione di vita. Uno skipper esperto, che ha lavorato per anni a bordo di grandi imbarcazioni e che conosce bene il Mediterraneo. E' questo il ritratto di James Cutfield, 51 anni, il capitano della Bayesian, lo yacht affondato all'alba di lunedì a Porticello, nel palermitano. 

la prua dello yacht

Era lui al comando del veliero da 56 metri, uno dei più grandi al mondo, investito da una violentissima tromba d'aria. Ieri sera il capitano è stato interrogato per due ore dai magistrati della Procura di Termini Imerese che stanno indagando sulle cause del naufragio.

Davanti ai Pm il principale testimone dell'inchiesta ha dovuto non solo ricostruire i momenti terribili del naufragio ma anche provare a spiegare come sia stato possibile che quello yacht, con sistemi tecnologici d'avanguardia e considerato praticamente inaffondabile, sia colato a picco nel giro di un minuto.

James Cutfield è uno skipper molto conosciuto e stimato, tanto da lavorare per conto di grandi broker internazionali della nautica che gestiscono crociere di lusso nel Mediterraneo. Prima di essere ingaggiato dal magnate della tecnologia britannico Mike Lynch come comandante della Bayesian, aveva lavorato per un miliardario turco.

Anche i media neozelandesi, il paese del comandante, si sono occupati ampiamente del naufragio della Bayesian. Il "NzHerald", in particolare, ha intervistato il fratello di Cutfield, Mark, il quale ha confermato che da circa otto anni lo skipper è ormai al comando di barche di lusso. "Mio fratello fortunatamente sta bene" ha dichiarato Mark Cutfield. "Ho parlato al telefono con sua moglie Cristina che lo ha sentito e mi ha rassicurato sulle sue condizioni".

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Bayesian, le accuse dell'armatore: "Catena infinita di errori", perché è affondato

la prua dello yacht

Naufragio Bayesian, identificati i corpi di Bloomer, Morvillo e delle mogli

Quattro corpi recuperati, quelli del presidente della Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, e di sua moglie, Judy; dell’avvocato Chris Morvillo, dello studio legale Clifford Chance, e della moglie Neda. Un quinto individuato nel relitto. Mancherebbero all’appello, dunque, il magnate britannico dell’informatica Mike Lynch, che aveva voluto la festa galleggiante sul Bayesian, lo yacht superlusso affondato a largo di Palermo, per festeggiare la sua assoluzione, e la figlia 18enne Hannah. Poche ore dopo il naufragio era stato trovato, all’esterno del relitto, lo chef canadese-antiguano Recaldo Thomas. 

Parallelamente alle operazioni di recupero, proseguono le indagini sulle cause. A puntare il dito contro le scelte fatte da chi era a bordo del veliero è Giovanni Costantino, ad di The italian sea group , la società proprietaria degli asset di Perini navi di Viareggio che costruì il Bayesian nel 2008. "Tutto ciò che è stato fatto rivela una sommatoria lunghissima di errori. Le persone non dovevano essere nelle cabine, la barca non doveva essere all’ancora. E poi perché l’equipaggio non sapeva della perturbazione in arrivo?", afferma l'imprenditore in un intervista al Corriere della sera. 

In azione la squadra della Concordia e un robot per arrivare alle cabine del veliero

In azione la squadra della Concordia e un robot per arrivare alle cabine del veliero

Per Costantino è falso che la tempesta non era prevedibile: "Ho qui davanti a me le carte meteo. È arrivata all’improvviso un bel niente… Si chieda: perché nessun pescatore di Porticello era fuori quella notte? Un pescatore legge le condizioni meteo e una nave no? La perturbazione era leggibile appieno in tutte le carte meteo".

Definisce il veliero "inaffondabile", ma "salvo che non imbarchi acqua. Non c’è un’altra spiegazione", ipotizza fornendo una possibile ricostruzione dell'accaduto: "La nave era all’ancora. A un certo punto l’ancora perde la presa e lei si sposta trascinata dal vento che la spinge prendendola in pancia. La spinge per 4 minuti", continua, "la ruota e la pone nella posizione in cui è affondata. In questi 4 minuti — e mi assumo la responsabilità di quel che dico — la nave ha già preso acqua. Perché lo dico? Perché dalle immagini video che tutti avete pubblicato si vede l’albero in verticale prima tutto acceso e poi spento, tranne la lampadina in testa che prende energia da una batteria".

Naufragio Bayesian, individuato il quinto corpo nello scafo del veliero

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Costantino fa alcune ipotesi sul modo in cui lo scafo potrebbe aver imbarcato acqua: "Di sicuro il portellone di poppa era aperto", e "noi pensiamo che forse era aperto anche qualcos’altro". L'imprenditore afferma che con l'allerta meteo "era inopportuno fare, come ho letto, un party", ma "bisognava blindare lo scafo", "dopo aver messo gli ospiti nel punto di riunione della nave", "accendere i motori e tirare su l’ancora o sganciarla automaticamente, mettere la prua al vento e mandare giù la chiglia. La mattina dopo sarebbero ripartiti a danno zero". Invece "sono stati fatti degli errori".

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Naufragio: scafo integro, albero maestro non lesionato. Tra i dispersi il tycoon Mike Lynch, la figlia 18enne e il presidente di Morgan Stanley

Il tycoon lynch e il naufragio.

Servizio Servizio Contenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili. Scopri di più Palermo

Un morto è stato recuperato e otto persone sono state salvate

19 agosto 2024 Aggiornato il 20 agosto 2024 alle ore 14.35

la prua dello yacht

8' di lettura

Continuano senza sosta, fin dalle prime ore di questa mattina, le operazioni di ricerca dei dispersi a seguito del naufragio dello yacht britannico a vela Bayesian, affondato poco prima dell’alba del 19 agosto per via di una violenta tromba d’aria che ha creato danni lungo la fascia costiera di Porticello (Palermo).

“Le operazioni di ricerca, condotte incessantemente per tutta la giornata di ieri e di oggi, proseguono - si legge in una nota della Guardia Costiera - con l’impiego di cinque motovedette della Capitaneria di Palermo, Termini Imerese e Porticello, un elicottero della Base Aeromobili Guardia Costiera di Catania, i sommozzatori dei Nuclei Subacquei Guardia Costiera di Napoli e Messina oltre a personale, unità navali e speleo sub dei Vigili del Fuoco, di un elicottero dell’Aeronautica Militare e dei Carabinieri. I sommozzatori stanno valutando la fattibilità per entrare in sicurezza nel relitto, operazione resa complicata dalla profondità e dalla posizione dello scafo adagiato sul fondale a circa 50 metri, a mezzo miglio dal porto di Porticello. “Al momento - conclude la nota - non risultano tracce di inquinamento da idrocarburi”.

I dispersi sono l’imprenditore inglese, Mike Lynch, e la figlia Hannah, il presidente della Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, e la moglie, il legale di Lynch, Chris Morvillo, e sua moglie, Nada Morvillo.

Quindici le persone tratte in salvo subito dopo il naufragio dello yacht, mentre ieri è stato recuperato il corpo di una vittima: si tratta di un membro dell’equipaggio del Bayesian, il cuoco nato in Canada ma con passaporto di Antigua e Barbuda. Secondo quanto accertato dalla Capitaneria di Porto che sta conducendo le indagini coordinate dalla procura di Termini Imerese, a bordo della nave a vela Bayesian c’erano 10 membri dell’equipaggio e 12 passeggeri.

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Lo scafo del veliero Bayesian è integro e l’albero maestro non ha lesioni, almeno per i primi 50 metri. Sono i primi dettagli che emergono dall’ispezione dei sommozzatori dei vigili del fuoco, impegnati a Porticello, nel Palermitano, provenienti da Cagliari, Sassari e Roma. I sub sono al lavoro da questa mattina e lavorano a una profondità di 49 metri: dalla prima ispezione inoltre emerge che l’albero maestro è perfettamente attaccato allo scafo, non ci sono segni di collisione con scogli o altre barche e il veliero è inclinato di 90 gradi a destra.

Le cabine si trovano nel ponte inferiore del veliero. Sono sei più la suite armatoriale che è a poppa. La ricerca dei 6 dispersi è molto difficile per i mobili e il materiale che ha invaso gli ambienti e impedisce di accedere alle cabine.

Per escludere squarci o cedimenti strutturali dello scafo i sommozzatori dovranno entrare per ispezionare dall’interno il lato appoggiato sul fondale sabbioso, ma già ora prende corpo l’ipotesi che, durante la tempesta sia entrata da poppa o da prua un’enorme quantità d’acqua in pochissimo tempo, provocando l’impennata dello scafo che, come raccontano più sopravvissuti, «in pochi secondi si è impennato ed è affondato». La barca è affondata in un minuto, lo conferma il video dell’impianto di sorveglianza di una villa che inquadrava il golfo.

Esperto di “rescue”, il naufragio del Bayesian è senza precedenti

L’affondamento di una imbarcazione con la stazza del megayacht Bayesian avvenuto al largo delle coste siciliane in una situazione di maltempo è da considerarsi «senza precedenti». Lo ha detto ai media del Regno Unito l’esperto di salvataggi in mare Matthew Schanck, presidente del Maritime Search and Rescue Council. “È una sorta di fatto senza precedenti per una imbarcazione di quelle dimensioni, certificata e utilizzata a fini commerciali, subire un evento così significativo in condizioni meteorologiche che erano piuttosto severe a detta di tutti, ma che avrebbero dovuto essere entro i limiti della nave stessa”, ha detto Schanck.

Sub dei Vigili del fuoco: il «veliero appare integro e senza squarci»

«Il veliero è adagiato sul fondo su un fianco, appare integro e senza squarci». Così l’ispettore del Nucleo sommozzatori dei Vigili del fuoco di Palermo Marco Tilotta parlando delle ricerche dei dispersi. «Il nostro obiettivo primario è riuscire a penetrare nella imbarcazione, ma non sarà semplice vista la profondità a 50 metri».

Impossibile vedere i dispersi attraverso oblò

I team dei sommozzatori dei vigili del fuoco sono al lavoro alla ricerca dei 6 dispersi dopo l’inabissamento di ieri dell’imbarcazione al largo di Porticello a Palermo. Le squadre sono composte da due operatori specializzati speleo che hanno un tempo di permanenza in profondità di 12 minuti prima della risalita e il cambio continuo con un successivo team.

Si stanno pianificando le operazioni per l’apertura sul relitto di accessi più agevoli per la penetrazione all’interno, mentre si procede con difficoltà all’accesso verso le cabine dove è possibile ipotizzare, vista l’ora del naufragio, la presenza dei dispersi.

È impossibile verificare la loro presenza all’interno attraverso gli oblò. Continuano parallelamente le ricerche in superficie nell’area del naufragio anche con elicottero e imbarcazione dei vigili del fuoco.

Il racconto dei superstiti all’ambasciatore

Lo sguardo fisso nel buio verso la zona di mare dove si è inabissato il veliero Bayesian, portando con sé sette persone, tra cui il marito Mike Lynch e la figlia diciottenne Hannah ancora dispersi, in quindici sono riusciti a salvarsi mentre il corpo del cuoco è stato recuperato dai sommozzatori. È la toccante immagine di Angela Bacares, la donna, adagiata su una sedia a rotelle, ieri sera è rimasta per diverso tempo immobile sulla terrazza del Domina-Zagarella resort, la struttura che sta ospitando i sopravvissuti al naufragio, a osservare quel tratto di mare. In una zona riservata, i sopravvissuti poi hanno raccontato all’ambasciatore britannico Hon Lord Llewellyn e al console Richard Brown, che li hanno raggiunti in hotel, i momenti drammatici vissuti col mare in tempesta mentre lo yacht affondava. A loro è stato riservato un lungo applauso dai turisti che stanno soggiornando nella struttura, a Santa Flavia (Palermo), quando il personale ha comunicato che qualsiasi iniziativa di intrattenimento sarebbe stata annullata come segno di solidarietà. Avendo perso tutto quel che avevano portato a bordo, il personale del Domina ha procurato abiti e indumenti ai superstiti, che vengono assistiti nel massimo riserbo. L’imbarcazione, affondata proprio di fronte al resort, risulta intestata alla società Revtom, registrata sull’isola di Man, la cui amministratrice sarebbe proprio la moglie del tycoon ancora disperso, Angela Bacares.

Ambasciatore britannico: «Invio ispettori normale»

«È una tragedia, sono venuto dall’ambasciata con i miei colleghi per sostenere e cercare di aiutare i cittadini britannici coinvolti in questo incidente. Vorrei esprimere loro la mia solidarietà. Stamattina ho incontrato il prefetto, la Guardia Costiera e i Vigili del Fuoco, ieri ho incontrato anche il viceprefetto, per offrire il mio supporto nello svolgimento delle indagini e per ringraziarli per quanto stanno facendo». Così l’ambasciatore del Regno Unito in Italia, Edward Llewellyn, parlando con i giornalisti all’uscita dell’Hotel Zagarella di Santa Flavia, dopo avere incontrato i superstiti del naufragio dello yacht Bayesian, avvenuto ieri a Porticello. “Ho parlato con i sopravvissuti - prosegue l’ambasciatore - le indagini sono condotte dalle autorità italiane, noi abbiamo mandato i nostri ufficiali da parte del Regno Unito. L’invio di ispettori per le verifiche è qualcosa che facciamo normalmente quando una nave britannica viene coinvolta in un incidente: fanno il loro lavoro al pari dei colleghi italiani. Ci sono diverse persone sotto shock, la situazione è particolarmente toccante”, conclude l’ambasciatore.

Per capire le ragioni della tragedia della Bayesian “sarà fondamentale verificare la posizione della chiglia retrattile, controllare se fosse stata sollevata oppure no” perché la differenza in termini di stabilità è sostanziosa. Senza dimenticare che “la proporzione fra l’altezza dell’albero, oltre 72 metri dalla linea di galleggiamento, e la lunghezza della barca, di 56 metri, era un po’ troppo elevata per una barca da crociera seppur pesante (ca 550 tonnellate) ma con un basso potere di raddrizzamento trasversale relativo e di conseguenza era una barca con un piano velico molto spinto, estremizzato in altezza, con criticità in certe situazioni estreme come questa”. Lo sottolinea all’Adnkronos Paolo Cori , uno dei maggiori esperti al mondo di barche a vela e da regata e progettista di superyacht “con una grandissima attenzione alla sicurezza”. “La Bayesian - ricorda - aveva una deriva mobile, che cambia il pescaggio da circa 4 a oltre 9 metri e mezzo”, in questa seconda posizione “si ha più stabilità trasversale, necessaria per reggere una velatura da quasi 3 mila metri quadri” ma anche utile in situazioni come quelle registrate all’alba di ieri al largo di Porticello. “Con una chiglia di 9 metri forse la Bayesan si sarebbe inclinata ma senza ribaltarsi” sottolinea il progettista aggiungendo che sarà cruciale verificare “magari se c’erano anche oblo’ aperti sullo scafo o vetrate del salone che si sono rotte”. “In ogni caso scuffiando presumibilmente a 90 gradi la barca è andata velocemente a fondo imbarcando acqua anche dagli accessi al sottocoperta e chi era nelle cabine purtroppo poco ha potuto fare per salvarsi. Penso che sia difficile per un comandante prevedere una cosa del genere” osserva ponendo l’accento anche sul fatto che “purtroppo i regolamenti a volte omologano le barche a deriva abbassata” e quindi in situazione di maggiore stabilità.

I genitori della bimba superstite lasciano l’ospedale

I genitori della piccola Sophie, la bimba di un anno sopravvissuta al naufragio del veliero britannico a Porticello (Palermo) hanno appena lasciato l’ospedale dei Bambini di Palermo. Ad accompagnarli fuori dall’ospedale un giovane funzionario dell’Ambasciata britannica in Italia. Charlotte Golunski, 35 anni e James Emslie, 36 anni, sono stati portati fuori coperti da una giacca per non essere ripresi dalle telecamere e i giornalisti. Il van che li ha prelevati dall’ospedale è entrato da una entrata secondaria. La coppia sta raggiungendo l’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia dove sono ospitati gli altri superstiti del naufragio.

la prua dello yacht

Il naufragio dello yacht al largo della Sicilia

Photogallery 28 foto

Membro della Royal Society, 59 anni, Lynch è co-fondatore di Autonomy Corporation e fondatore di Invoke Capital. Lynch, detto il “ Bill Gates britannico ” , è inoltre co-fondatore, insieme a Invoke Capital, della società di sicurezza informatica Darktrace.

Un portavoce del Foreign, Commonwealth and Development Office del Regno Unito ha affermato: «Siamo in contatto con le autorità locali in seguito all’incidente in Sicilia e siamo pronti a fornire supporto consolare ai cittadini britannici interessati».

la prua dello yacht

L’imprenditore del settore tech britannico Mike Lynch

L’imbarcazione è affondata tra le 4 e le 5 della mattina di lunedì 19 agosto, durante un violento temporale. Sono state salvate 15 persone. I dispersi al momento sono sei, tutti passeggeri che stavano trascorrendo la vacanza in Sicilia.

Otto delle 15 persone salvate sono state portate in ospedale. Nelle ricerche sono impegnate quattro mezzi navali della guardia costiera, un elicottero della guardia costiera e uno dei vigili del fuoco, i sommozzatori dei vigili del fuoco e il nucleo subacquei della guardia costiera di Messina.

L’imbarcazione, che batte bandiera inglese, si trova a 49 metri di profondità.

«Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra», ha raccontato all’Ansa Charlotte, la mamma di 35 anni rimasta in balia delle onde insieme alla figlia Sofia di un anno. La donna era a bordo della Bayesan, la barca naufragata al largo di Porticello, insieme al marito e ai colleghi di una società di Londra e di alcuni parenti. Adesso si trova all’ospedale dei Bambini nella stanza della figlia.

Il Bayesan , l’imbarcazione affondata a largo di Porticello nel palermitano battente bandiera del Regno Unito, era una elegante barca a vela di 56 metri con stazza lorda di 473 tonnellate, costruita dal cantiere Perini navi Viareggio nel febbraio 2008, ristrutturata nel 2020, e progettata per viaggi di lusso.

L’area dei ponti era di 436 metri quadrati e le sei cabine occupavano un’area di 143 metri quadrati. A bordo, dice il costruttore, potevano essere ospitati il proprietario e 11 ospiti oltre ai 10 membri dell’equipaggio.

Bayesan è costruita con uno scafo e una sovrastruttura in alluminio, con ponti in teak. Alimentato da due motori diesel Mtu a 8 cilindri da 965 CV navigava a 12 nodi e raggiungeva una velocità massima di 15 nodi. La barca aveva il secondo albero più alto al mondo e il più grande albero in alluminio di 75 metri.

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Stephen Chamberlain, un ex top manager della multinazionale dell'informatica Autonomy, che era stato assolto negli Usa in un processo per frode lo scorso giugno come il fondatore della società Mike Lynch, il 59enne tycoon britannico dato per disperso nel naufragio del suo superyacht al largo delle coste siciliane, è morto dopo essere stato investito da un'auto sabato scorso mentre correva nella contea inglese del Cambridgeshire. Lo ha comunicato il legale dell'ex vicepresidente finanziario all'interno dell'azienda, accusato di aver gonfiato artificialmente i conti di Autonomy al fine di spingere il colosso americano Hewlett-Packard (Hp) ad acquisirla nel 2011 per 11,1 miliardi di dollari. La notizia viene data con grande risalto sui media del Regno Unito che già parlano di "maledizione" attorno ai vertici societari che solo due mesi fa avevano rischiato di subire dure condanne da parte della giustizia americana. ANSA/Linkedin ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK

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FERRETTI 920

  • Modello  960
  • Tipologia  FLYING-BRIDGE MY
  • Anno  2018
  • L.O.A.  28,49 mt

la prua dello yacht

Dettagli yacht

  • Codice  SAL-C0004
  • Cantiere  FERRETTI SPA
  • Larghezza  6,78 mt
  • Pescaggio  2,20 mt
  • Costruzione  VTR
  • Motori  MTU 2 x 2000 hp
  • Velocità massima  28
  • Velocità di crociera  26
  • Bandiera  SVIZZERA
  • Ospiti  5

Richiedi informazioni

Descrizione.

ITA Ferretti Yachts 920 (LOA 28,49 metri) ha una carena interamente nuova e una lunghezza scafo di 23,98 metri, che permetterà di registrarlo come imbarcazione da diporto. Il nuovo maxi flybridge colpisce fin da subito per la sua imponenza. Il profilo, dinamico e prorompente, sviluppa gli stilemi progettuali che hanno decretato il successo internazionale dei modelli lanciati in questi ultimi anni e che hanno completamente rinnovato la flotta. Una prima importante novità è rappresentata dall’innalzamento della prua dello scafo, che, oltre a conferire allo yacht una decisa presenza in acqua, ha permesso l’introduzione della suite padronale wide body sul ponte di coperta. A enfatizzare il carattere “aggressivo” dello yacht contribuisce anche il dettaglio del capodibanda, che prosegue oltre i camminamenti a murata penetrando come una “lama” nella finestratura della cabina armatore. Gli spazi esterni impressionano per la quantità delle aree relax e la ricchezza degli allestimenti. Quella a prua, in particolare, è la più grande di sempre per un Ferretti Yachts di queste dimensioni. Il prendisole sulla tuga introduce a una dinette allestita con due divani fronte marcia – divisi dal passaggio portoghese – e una coppia di sofà a murata con schienali rialzabili. Si crea così una grande lounge, completa di tavolini, che su richiesta può essere protetta e ombreggiata da tendaggi. La zona di poppa presenta il Submersible Hatch, il celebre sistema di movimentazione del portellone del garage e della spiaggetta, che offre agli ospiti gli agi di un grande beach club e permette all’equipaggio una comodissima gestione del tender. Ferretti Yachts 920 potrà ospitarne uno che misura fino a 4 metri di lunghezza. Il pozzetto è disponibile in due layout, in base all’allestimento del divano poppiero: sofà indipendente oppure chaise longue, da sfruttare sia come prendisole che come seduta per il tavolo da pranzo esterno. Il flybridge è un ponte panoramico arredato freestanding, in particolare nella zona centrale e poppiera. La parte di prua dell’hard top, che sovrasta la zona lounge e la postazione di pilotaggio esterna, è disponibile in diverse opzioni: alla tradizionale copertura in vetroresina grigio può essere sostituita una vetrata oscurata oppure un tendalino, o ancora lamelle ad apertura variabile che ombreggiano l’area garantendo un ottimo passaggio di luce e aria. Il ponte di coperta propone una razionale suddivisione degli spazi, inondati dalla luce naturale. L’atmosfera è calda e accogliente, gli ambienti esprimono un’eleganza inedita. Rivestimenti strutturali tipici dell’architettura civile, vetrate panoramiche e laccature con texture che accentuano la profondità degli spazi, si combinano con un sapiente utilizzo di pellami, facendo di Ferretti Yachts 920 una Penthouse galleggiante. A completare il fascino contemporaneo del salone, l’accattivante sistema di retroilluminazione a cielino. La suite armatoriale wide body racconta perfettamente questo stile metropolitano e di immediata lettura, al passo con le tendenze più evolute dell’arredamento. Il letto, sostenuto da uno zoccolo recessato scuro che lo rende quasi “fluttuante”, è circondato da mobili bassi a murata che lasciano spazio alle ampie vetrate. A dritta, è allestito un vanity, mentre il bagno a tutto baglio si trova a estrema prua, su un livello leggermente ribassato. La suite è completata da una cabina armadio calpestabile. La parte centrale del ponte regola i flussi di bordo. A dritta si trova una lobby con storage, day toilet e scale di discesa al lower deck. Sul lato sinistro è invece allestita la grande cucina, da cui si sale in plancia di comando oppure, proseguendo verso prua, si accede a una prima zona tecnica e di monitoraggio impianti, oltre le quali si trovano le scale per scendere nell’area equipaggio. Questo esclusivo allestimento offre agli ospiti una suite matrimoniale full beam a centro barca degna di una master cabin e una seconda VIP sulla murata di sinistra, allestita in maniera identica. Completa la zona notte una confortevole terza cabina a letti singoli. Il layout a 4 cabine è organizzato in due matrimoniali en suite sulla murata di sinistra e due doppie a letti singoli a dritta. Grande attenzione è dedicata all’equipaggio: oltre all’ampia dinette con area laundry, il comandante beneficia di una cabina privata en suite, mentre i marinai possono riposare in due cabine doppie, con bagno dotato di doccia separata. Anche per questa zona è disponibile un secondo layout con cabina comandante a estrema prua. La pilot house è un ambiente esclusivamente tecnico e dall’aspetto “futuristico”, da cui il comandante gestisce l’intero yacht grazie a un’ampia plancia con display multipli touch screen, che integrano completamente monitoraggio di bordo e strumenti di navigazione, e dotata di una timoneria di nuova generazione. ENGL Ferretti Yachts 920 (LOA 28.49 metres) has an entirely new hull and a hull length of 23.98 metres, which will allow it to be registered as a pleasure craft. The new maxi flybridge immediately impresses with its grandeur. The profile, dynamic and exuberant, develops the design features that have decreed the international success of the models launched in recent years and which have completely renewed the fleet. A first important innovation is represented by the raising of the bow of the hull, which, in addition to giving the yacht a decisive presence in the water, has allowed the introduction of the wide body master suite on the main deck. The detail of the gunwale also contributes to emphasizing the "aggressive" character of the yacht, which continues beyond the walkways on the side and penetrates like a "blade" into the windows of the owner's cabin. The outdoor spaces impress with the quantity of relaxation areas and the richness of the fittings. The bow one, in particular, is the largest ever for a Ferretti Yachts of this size. The sundeck on the deckhouse leads to a dinette set up with two forward-facing sofas - divided by the Portuguese passage - and a pair of sofas on the side with liftable backrests. This creates a large lounge, complete with tables, which upon request can be protected and shaded by curtains. The stern area features the Submersible Hatch, the famous movement system for the garage door and the beach area, which offers guests the comforts of a large beach club and allows the crew to manage the tender very comfortably. Ferretti Yachts 920 will be able to accommodate one measuring up to 4 meters in length. The cockpit is available in two layouts, based on the arrangement of the aft sofa: independent sofa or chaise longue, to be used both as a sundeck and as a seat for the external dining table. The flybridge is a freestanding furnished panoramic deck, particularly in the central and aft area. The bow part of the hard top, which overlooks the lounge area and the external helm station, is available in various options: the traditional gray fiberglass cover can be replaced by a darkened glass window or an awning, or even variable opening slats that they shade the area ensuring excellent passage of light and air. The main deck offers a rational division of spaces, flooded with natural light. The atmosphere is warm and welcoming, the rooms express an unprecedented elegance. Structural cladding typical of civil architecture, panoramic windows and textured lacquers that accentuate the depth of the spaces are combined with a skilful use of leather, making Ferretti Yachts 920 a floating Penthouse. To complete the contemporary charm of the salon, the captivating ceiling backlighting system. The wide body owner's suite perfectly illustrates this metropolitan and immediately readable style, in step with the most advanced furnishing trends. The bed, supported by a dark recessed plinth that makes it almost "floating", is surrounded by low furniture on the side that leaves room for the large windows. On the starboard side, a vanity is set up, while the full-beam bathroom is located at the extreme bow, on a slightly lowered level. The suite is completed by a walk-in closet. The central part of the bridge regulates the edge flows. On the starboard side there is a lobby with storage, day toilet and stairs leading to the lower deck. On the left side there is the large kitchen, from which you go up to the bridge or, continuing towards the bow, you access a first technical and system monitoring area, beyond which there are the stairs to go down to the crew area. This exclusive setup offers guests a full beam double suite amidships worthy of a master cabin and a second VIP on the port side, set up in an identical manner. The sleeping area is completed by a comfortable third cabin with single beds. The 4 cabin layout is organized into two double en suites on the port side and two doubles with single beds on the starboard side. Great attention is paid to the crew: in addition to the large dinette with laundry area, the captain benefits from a private en suite cabin, while the sailors can rest in two double cabins, with bathroom equipped with separate shower. A second layout is also available for this area with a commander's cabin at the extreme bow. The pilot house is an exclusively technical environment with a "futuristic" appearance, from which the captain manages the entire yacht thanks to a large bridge with multiple touch screen displays, which fully integrate on-board monitoring and navigation instruments, and equipped of a new generation wheelhouse.

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Sirena 42, il nuovo superyacht prende forma

la prua dello yacht

Sei mesi dopo l’inizio dei lavori per costruire il suo primo superyacht, Sirena ha fatto rapidi progressi verso la consegna del debutto del Sirena 42. Le prime sezioni dello scafo di questo capolavoro di 42 metri in acciaio sono già state saldate e sono pronte per l’assemblaggio presso la struttura per superyacht di Altınova Yalova, vicino a Bursa, in Turchia.

Quando la costruzione sarà completata, gli alloggi comprenderanno quattro cabine per gli ospiti e una lussuosa suite padronale che può essere posizionata secondo i desideri del cliente. Sebbene tutte le cabine siano eleganti e dotate di bagno privato, il gioiello è indubbiamente la suite del proprietario, che raggiunge il massimo splendore quando viene posizionata a prua. In questo modo, la cabina dà accesso a un patio terrazza profondamente privato, quasi segreto, incassato nel ponte di prua. Con una Jacuzzi, viste discrete e molte piante, diventa un’oasi di pace, completa di una sinuosa scala a chiocciola che richiama le curve degli interni.

sirena 42

“Una prua verticale, murate alte e una linea dolcemente curva faranno del Sirena 42M un’attrazione immediata,” afferma Cagin Genc, CEO di Sirena Yachts .

Collaborazioni di design e architettura

Il Sirena 42M è stato progettato da Luca Vallebona (layout esterni e interni) e Hot Lab (design degli interni), parte del gruppo Viken, mentre Van Oossanen è responsabile dell’architettura navale. La sovrastruttura dello yacht sarà costruita in alluminio leggero, e i lavori di progettazione ingegneristica sono ancora in corso.

la prua dello yacht

Anche i preparativi per la fase di allestimento procedono di pari passo, per ottenere spazi senza soluzione di continuità e una geometria curvilinea. Il punto di forza di questo yacht è la capacità di combinare una grande scelta di stile e configurazione degli interni con una costruzione standard che accelera la consegna per il cantiere.

Aree sociali e intrattenimento

La scelta è nuovamente in primo piano per quanto riguarda le aree sociali della barca. Un’opzione di area living estesa completa l’accogliente salone di poppa con uno spazio flessibile che può essere dedicato, ad esempio, a una sala giochi o a uno studio. Più a prua, c’è la possibilità di destinare un altro spazio interamente alla sala da pranzo. Insieme alla piscina sul ponte di poppa e alle murate abbattibili che possono estenderla, il beach club e il flybridge aperto fanno di questa barca un progetto pensato per attrarre una nuova generazione di armatori – attivi e curiosi.

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Oltre 30 persone stanno lavorando alla costruzione della barca in questo momento, quindi i progressi sono rapidi. Sirena prevede di poter unire lo scafo e la sovrastruttura già a settembre, con il completamento finale dei lavori a caldo nei primi mesi del nuovo anno.

“A causa della complessità della costruzione, abbiamo deciso di impiegare un ispettore esterno per monitorare i progressi e controllare la qualità – oltre alla Società di Classificazione,” aggiunge Genc. “Sono lieto di riferire che siamo esattamente dove volevamo essere in questa fase della costruzione – precisamente in linea con i tempi e lavorando a un livello di finitura molto alto.”

la prua dello yacht

Vendita e consegna

Il Sirena 42M è in costruzione per speculazione e la consegna è prevista per il 2026. Il progetto è attualmente in vendita tramite Northrop e Johnson, con un prezzo di 23,95 milioni di euro.

Tutti i disegni tecnici dettagliati, di analisi e di produzione sono stati forniti da Eureka Yachts .

(Sirena 42, il nuovo superyacht prende forma – barchemagazine.com – Giugno 2024)

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Bayesian, ecco come avrebbe dovuto reagire lo yacht alla tempesta: il video del 2019 mostra la barca che torna in posizione

Ieri sono stati recuperati quattro corpi, oggi è stato rinvenuto anche il corpo di mike lynch mentre i sub sono ancora al lavoro nella ricerca della figlia del magnate britannico.

Bayesian, ecco come avrebbe dovuto reagire lo yacht alla tempesta: il video del 2019 mostra la barca che torna in posizione

La chiglia mobili abbassata avrebbe potuto salvare gli ospiti del Bayesian ? È quanto si domandano nella procura di Termini Imerese che sta indagando sull'incidente del veliero di lusso affondando di fronte al porto di Porticello (Palermo) lunedì all'alba. Ieri sono stati recuperati quattro corpi, oggi è stato rinvenuto anche il corpo di Mike Lynch mentre i sub sono ancora al lavoro nella ricerca della figlia del magnate britannico. 

Bayesian, la barca «inaffondabile»: i protocolli non rispettari. Il fondatore di The Italian Sea Group: «A bordo una catena di errori»

Bayesian, la chiglia sollevata

La chiglia, che si estende come una deriva gigante sotto la barca e funge da contrappeso all'alto albero, non era completamente abbassata nonostante le previsioni meteo avverse fossero state fornite ore prima. Molti esperti hanno dichiarato come sia abbastanza usuale che la chiglia non sia completamente abbassata quando una nave è all'ancora. Diverso il discorso quando è previsto l'arrivo di una tempesta. Il capitano del Bayesian, interrogato per oltre due ore ieri, ha dichiarato di «esser stato colto di sorpresa dalla tromba marina» che ha colpito e ribaltato lo yacht. 

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Il video del 2019

Molti i dubbi legati a come uno yacht da 30 milioni di dollari dotato di tecnologia avanzata si sia ribaltato e sia affondato in così pochi secondi. Un precedente mostra come un veliero delle stesse dimensioni, alle prese con una burrasca, abbia reagito non riportando le conseguenze del Bayesian. Il video, datato 2019 e girato ad Auckland, in Nuova Zelanda, evidenzia come l'imbarcazione si sia comportata alle prese con venti fortissimi. Le riprese delle telecamere di sorveglianza mostrano un tornado che spinge su un lato superyacht con un albero delle dimensioni simile a quello del Bayesian. Ma anziché capovolgersi, l'albero torna rapidamente in posizione verticale. Per questo motivo aumentano gli interrogativi su come una nave così robusta, che in precedenza aveva navigato in Antartide ed era stata descritta come «indistruttibile», sia potuta affondare.

Le misure di sicurezza

«Forse un errore umano, che potrebbe rivelare un'impreparazione di fronte all'arrivo di quella perturbazione. Ma bastavano quindici minuti per mettere in pratica tutte le misure di sicurezza che avrebbero aiutato a salvarsi». L'analisi sulle possibili cause della tragedia in mare a Porticello arriva da un esperto del settore, un ingegnere della Italian Sea Group, la società proprietaria di Perini Navi, il gruppo viareggino di cantieri che nel 2008 varò il veliero Bayesian affondato due giorni fa. Secondo l'esperto, che da anni lavora nel settore e che parla a titolo personale e preferisce rimanere anonimo, sarebbero diversi gli errori che potrebbero essere stati commessi: dalle mancate chiusure dello scafo ai motori spenti, fino alle persone presenti ancora in cabina. «Tra i protocolli di sicurezza basilari - spiega l'ingegnere - c'è quello di avere sempre una persona di guardia in plancia che controlla gli avvisi di burrasca, anche con la barca ferma in rada». E poi «andavano sicuramente chiuse tutte le aperture dei portelloni a scafo: se in determinate condizioni questo non avviene possono scaturire una serie di eventi rapidi e successivi che fanno perdere la stabilità e la galleggiabilità". In generale, secondo l'esperto, dalle informazioni che si hanno finora si nota «una certa impreparazione della barca all'evento atmosferico che l'ha coinvolta. Eppure era noto: c'era un'allerta in tutta la zona Sud, dalle mappe meteo si vedeva un fronte freddo arrivare da nord ovest. A mezzanotte l'evento avverso era al largo di Napoli, poi è arrivato velocemente a Palermo. C'era il tempo per prepararsi». Resta quindi fondamentale stabilire se si sia sta messo in campo tutto il protocollo da attivare in questi casi. «All'arrivo della perturbazione si chiudono tutte le aperture a scafo e tutte le persone a bordo che si trovano in cabina vanno mandate in salone. Infine con i motori accesi ci si prepara a ricevere il vento in prua», spiega l'ingegnere, che conta i tempi. «Un portellone a scafo si può chiudere tra i trenta e i sessanta secondi, per mettere in moto il veliero ci vuole un altro minuto e, considerando, la preparazione delle persone che vanno allertate e richiamate dalla cabina, in tutto servono quindici minuti. Con la tromba d'aria in arrivo, c'era tutto il tempo per salvarsi attivando tutte le misure di sicurezza». Quanto successo - prosegue - stupisce ancora di più considerando che di fianco al Bayesian c'era uno yatch di 35 metri che ha adottato tutte queste misure e infatti non è successo nulla. Il colpo di vento è stato intenso e di brevissima durata, ma non era una tromba d'aria come è stata quella di Formentera una settimana fa o come quella di due anni fa partita dalla Corsica e arrivata fino a Marina di Carrara».

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  20. 78

    Abbiamo mantenuto tutti i criteri dello yacht ideale per i viaggi: La lunghezza al galleggiamento inferiore a 24 m per esplorare le acque costiere. ... come configurazione opzionale si può avere il letto verso prua e la scrivania. Via Curiel, 49 33051 Aquileia (UD) Italy. tel +39 0431 919712 mob +336 22 44 8024 [email protected]. About. Il ...

  21. nose

    prua nf : The captain guided the nose of the yacht towards the dock. Il capitano ha guidato la prua dello yacht verso la banchina. nose n (aircraft's forward end) prua nf : The nose of the plane pitched down. La prua dell'aeroplano si è scagliata verso il basso. nose n: figurative (curiosity, inquisitiveness) naso nm (colloquiale, figurato ...

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